Si riscopre Giovanni Pastrone, il pioniere del cinema che all’inizio del secolo scorso diede un impulso fondamentale alla settima arte e che è stato ricordato pure con un bel docufilm «Pastrone!» di Lorenzo De Nicola.
All’opera di riscoperta del lavoro di Pastrone si aggiunge l’«Omaggio Giovanni Pastrone» dell’etichetta discografica torinese Noja Recordings che ha curato la sonorizzazione di alcuni film in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino in DAMS dell’Università degli studi di Torino e SMET, la scuola di musica elettronica del Conservatorio di Torino.
Da inizio aprile sul canale youtube di Noja Recordings vengono presentate sonorizzazioni originali di film muti. Sono precedute da brevi presentazioni di Silvio Alovisio dell’Università di Torino e Giacomo Albert dell’Università di Bologna.
Dopo la proiezione in diretta streaming, i film sono disponibili sul canale accanto a numeroso altro materiale musicale. Nel primo appuntamento sono stati proposte tre comiche prodotte dall’Itala Film di Pastrone con Cretinetti protagonista, ovvero il comico André Deed, e sonorizzati da Andrea Marazzi. Il secondo ha reso disponibile un’ opera importante: «La guerra e il sogno di Momi» (1917) del regista catalano Segundo De Chomòn, uno dei primi film italiani in cui è utilizzata la tecnica «stop motion».
Il terzo e ultimo appuntamento è per mercoledì 22 aprile, alle 22, quando sarà proiettato «Maciste» (1915) di Luigi Romano Borgnetto e Vincenzo Denizot. È il primo film in cui la figura del forzuto Maciste (già interpretata con grande successo dal camallo genovese Bartolomeo Pagano in «Cabiria»), guadagna il ruolo di protagonista.
È un film d’azione con momenti comici e altri drammatici, in cui il gigante buono (ma non certo tenero) s’impegna a salvare una ragazza da un intrigo internazionale. La musica composta da Andrea Valle per la sonorizzazione dal vivo sfrutta un ensemble particolare, in grado di sottolineare la varietà delle atmosfere del film, affidandone l’esecuzione ad alcuni tra i musicisti più talentuosi dell’area rock/jazz di Torino: Dario Bruna (batteria), Enrico Degani (chitarra elettrica), Federico Marchesano, Stefano Risso (contrabbassi), Edmondo Tedesco (clarinetto basso).
L’invenzione di Maciste è attribuita a Gabriele D’Annunzio, scritturato da Pastrone per la sceneggiatura di «Cabiria».
Tuttavia, dopo il successo del colossal, a Pastrone non sfuggì il potenziale del personaggio, antesignano dei supereroi, notando il favore tributatogli dal pubblico.
Ne nacque un personaggio in grado di attraversare agilmente epoche e ruoli, tanto che Bartolomeo Pagano interpretò 16 film con Maciste nel titolo, diventando di volta in volta alpino o poliziotto, fino al 1926, poco prima che la Itala Film chiudesse.
Maciste sarebbe ritornato sugli schermi all’inizio degli anni ’60 con la ripresa del genere «peplum», anche se con altri interpreti. Lo stesso Pastrone aveva abbandonato da tempo il mondo del cinema e si era dedicato ad altre attività.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…