Si tratta di decisioni che rientrano in una spinta nazionalista ad ampio raggio: sempre nel corso di questa legislatura, l`esecutivo del premier Robert Fico (Smer) ha fatto approvare una legge sulle lingue, diretta a tutelare e valorizzare lo slovacco rispetto agli altri idiomi che si parlano nel Paese. Ma aderire all’Unione Europea (la Slovacchia è stata ufficialmente inclusa nel 2004, dopo poco più di un decennio dalla sua costituzione derivante dalla scissione dalla Cecoslovacchia) non dovrebbe comportare l’accettazione di una visione della gestione dello Stato rispettosa delle radici, ma anche più allargata a prospettive di crescita sovranazionali?
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