Sono in molti a pensare, condivisibilmente e per tante ragioni, che la scuola in presenza è irrinunciabile e non può essere soppiantata per lunghi periodi dalla didattica a distanza. Assolutamente vero, ma allora serve una soluzione che garantisca la salute di tutti e il diritto all’istruzione in presenza per tutti gli studenti.
Come già detto in un nostro altro articolo, c’è chi propone un manifesto per la scuola in presenza, ma non si interroga a sufficienza sulle gravi problematiche emerse, riguardo sicurezza e contagi, nel primo mese e mezzo dall’inizio delle lezioni.
Eppure una soluzione ci sarebbe per tornare a scuola in presenza abbassando di molto il rischio contagio. Si potrebbe pensare, come avviene per contrastare l’inquinamento atmosferico con la circolazione delle autovetture a targhe alterne, alla presenza a scuola a “banchi alterni”.
In buona sostanza i giorni dispari fare entrare a scuola gli studenti registrati con numero dispari e i giorni pari quelli registrati con numero pari. Gli studenti che avrebbero il turno di restare a casa, dovrebbero collegarsi a distanza con la classe per assistere alla lezione. Tale soluzione porterebbe alla riduzione del numero di alunni in presenza e per classe del 50%, garantendo un vero distanziamento e un abbattimento dei rischi di contagio. Si avrebbero classi frequentate giornalmente da massimo 15 alunni, ma anche meno, il programma scolastico scorrerebbe più fluido e le verifiche di apprendimento sarebbero più regolari.
Ai ragazzi dovrebbe essere misurata la temperatura all’entrata nei mezzi pubblici di trasporto e all’entrata a scuola. Per tale motivo sia gli autobus o gli altri mezzi di trasporto, ma anche tutte le scuole, dovrebbero avere il termoscanner tipo quelli esistenti negli aeroporti. Tutto questo garantirebbe un controllo della temperatura corporea degli studenti prima di salire in un mezzo pubblico e prima di entrare a scuola.
Se la scuola fosse stato un luogo sicuro, perché mai hanno bloccato l’attività didattica in presenza? Perché mai hanno obbligato gli studenti da sei anni in su a indossare la mascherina per molte ore? Probabilmente, sono in tanti a pensarlo, la scuola non è affatto un luogo sicuro. Tra coloro che dubitano sul fatto che la scuola sia un luogo sicuro, c’è anche l’ex Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che dice: “in 24 ore si è passati dal dire la “scuola è il luogo più sicuro” a dire “mascherina obbligatoria tutto il tempo”.
Per rendere le scuole più sicure e poter fare rientrare gli studenti a fare didattica in presenza, la soluzione potrebbe essere, a prescindere da zone rosse, arancioni o gialle, un rientro a “banchi alterni”.
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