Home Attualità Ritorno a scuola a settembre, cosa si potrà acquistare con i fondi...

Ritorno a scuola a settembre, cosa si potrà acquistare con i fondi del Decreto Rilancio

CONDIVIDI

Abbiamo dato notizia qualche giorno fa di una nota del Ministero con la quale venivano comunicate le risorse destinate alle scuole stanziate attraverso il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020).

La nota riepiloga sia le risorse stanziate per gli esami di Stato in presenza, sia quelle che arriveranno alle istituzioni scolastiche per l’avvio del prossimo anno scolastico.

Per quanto riguarda, in particolare, queste ultime, le finalità relative all’uso delle somme sono indicate nell’art. 231, comma 1, del D.L. 34/2020.

Si tratta di:

  • a) acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica, di servizi di lavanderia, di rimozione e smaltimento di rifiuti.
  • b) acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché di ogni altro materiale, anche di consumo, in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
  • c) interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.
  • d) interventi utili a potenziare la didattica anche a distanza e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche compatibili con la situazione emergenziale nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad adottare misure che contrastino la dispersione.
  • e) acquisto e utilizzo di strumenti editoriali e didattici innovativi.
  • f) adattamento degli spazi interni ed esterni e la loro dotazione allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza, inclusi interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre, di ambienti didattici innovativi, di sistemi di sorveglianza e dell’infrastruttura informatica.

Alcuni esempi di acquisti

La nota in commento fornisce un elenco esemplificativo e non esaustivo delle suddette finalità.

Lettera a)

  • servizi di formazione e aggiornamento del personale, con riferimento all’adozione e applicazione del lavoro agile (anche per il personale ATA nel rispetto delle relative mansioni), alla didattica a distanza, alla sicurezza sui luoghi di lavoro per la ripresa dell’attività scolastica in modo adeguato rispetto alla situazione epidemiologica;
  • servizi professionali e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica;
  • servizi di lavanderia;
  • servizi di rimozione e smaltimento di rifiuti, anche speciali.

Lettera b)

  • fornitura di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale (a titolo esemplificativo, mascherine chirurgiche o di comunità1, FFP2, FFP3, guanti monouso, gel disinfettanti);
  • fornitura di prodotti di igiene degli ambienti (a titolo esemplificativo, disinfettanti per arredi, per pavimenti);
  • fornitura di ogni altro materiale, anche di consumo, in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (a titolo esemplificativo, termo scanner, pannelli in plexiglass, kit pronto soccorso, macchinari per pulizie).

Lettera c)

  • acquisto di piattaforme e strumenti digitali di supporto al recupero delle difficoltà di apprendimento, anche per la didattica a distanza, per studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

Lettere d) ed e)

  • acquisto e/o noleggio, di dispositivi digitali e di connettività per gli studenti meno abbienti, anche con eventuale possibilità di rimborso del costo dell’abbonamento per la connettività per la durata dell’emergenza (a titolo esemplificativo, notebook, personal computer, tablet);
  • acquisto e/o noleggio e leasing di hardware, comprensivi di servizi di installazione e formazione per utilizzo;
  • servizi di manutenzione di hardware, software e altri sistemi informatici;
  • acquisto licenze software;
  • acquisto e/o noleggio e leasing attrezzature per l’adeguamento dei laboratori per le nuove modalità didattiche compatibili con la situazione emergenziale (a titolo esemplificativo, attrezzature per laboratori scientifici, attività agro-alimentare);
  • acquisto biglietti per visite guidate virtuali (a titolo esemplificativo, musei, gallerie d’arte);
  • fornitura di strumenti editoriali e didattici innovativi.

Lettera f)

  • servizi di progettazione degli spazi didattici per garantire le condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica;
  • fornitura di arredi scolastici, anche con riferimento alla didattica a distanza (a titolo esemplificativo, banchi modulari componibili);
  • servizi di progettazione e gestione delle aree esterne per garantire le condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica (a titolo esemplificativo, adeguamento e gestione delle aree verdi);
  • servizi di progettazione e fornitura di apposita segnaletica per garantire la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica;
  • fornitura e installazione di prodotti per la sorveglianza (a titolo esemplificativo, videocamere e monitor);
  • piccola manutenzione e servizi di pulizia straordinaria, sanificazione e disinfestazione;
  • servizi di manutenzione degli arredi e attrezzature (a titolo esemplificativo, attrezzature laboratori, attrezzature palestra);
  • altri interventi di adattamento di spazi interni ed esterni e delle loro dotazioni allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza.

Oltre agli acquisti sopra indicati, il Ministero aggiunge anche i servizi di supporto al RUP e di assistenza tecnica, come ad esempio il supporto nella predisposizione di documenti per l’avvio e gestione della procedura d’acquisto. A tal fine può essere utilizzato fino ad un massimo del 10% delle risorse disponibili, rispettando comunque la tempistica indicata, vale a dire realizzazione o comunque completamento delle procedure di affidamento entro il 30 settembre 2020.

LEGGI ANCHE: Ritorno a scuola, 331 milioni di euro dal decreto rilancio