La Ministra Azzolina punta i piedi e allo stesso tempo rassicura il popolo della scuola: la riapertura delle scuole sarà il 14 settembre. Con i fondi del decreto rilancio si potrà organizzare il nuovo anno scolastico.
A margine della partecipazione al tavolo regionale sulla ripresa di settembre di Torino, la numero uno di viale Trastevere lancia messaggi chiari: “E stato approvato il decreto rilancio ci sono 1,6 mld, un altro mld lo stiamo trovando – ha aggiunto – quindi voglio assolutamente rassicurare non solo le famiglie e gli studenti ma anche tutto il personale scolastico”.
Sulla riapertura Azzolina non ha dubbi: “la scuola a settembre riparte. La data è quella del 14 settembre e spero che su questa data non ci più dubbio perché non si può ancora sentire che non di sa quando riapre la scuola”, ha osservato ancora, “e dal 1 di settembre ci sarà il recupero degli apprendimenti per gli studenti che sono stati un po’ più in difficoltà o anche eventuali potenziamenti“.
Per quanto riguarda il personale da impiegare, che il prossimo anno dovrà essere maggiore rispetto agli altri anni, Azzolina spiega: “Abbiamo ancora le graduatorie concorsuali del 2016, ci sono ancora le graduatorie a esaurimento, in più sono stata l’ideatrice della cosiddetta ‘call veloce ‘ che permetterà di potersi anche trasferire di regione, volontariamente, per prendere ruoli. E poi c’è l’altro concorso straordinario che dovrà partire e permetterà la retrodatazione dei ruoli al primo settembre 2020“.
Eppure, nella giornata del 17 luglio, i sindacati hanno lanciato l’allarme sulla reale sicurezza di rientro in presenza e sulla poca collaborazione della Ministra. Da Torino, Azzolina risponde: “Siamo assolutamente disposti a collaborare. Li ho visti e ho detto loro che sono pronta a fare tutti i tavoli che vogliono, anzi sono due settimane che aspetto che si apra il tavolo per il protocollo sulla sicurezza. Siamo qui per collaborare e trovare delle soluzioni”.
I sindacati hanno sollevato anche il problema del distanziamento, osservando che in Italia è previsto di un metro da bocca a bocca, mentre in altri paesi europei sarebbero superiori. La Ministra Azzolina ha risposto che “le linee guida le abbiamo scritte noi in Italia per primi, il distanziamento in alcuni paesi è saltato noi lo stiamo mantenendo perché abbiamo il senso della prudenza e della precauzione”.
Sugli spazi alternativi, infine, la Ministra ha aggiunto: “è evidente che stiamo cercando anche altri spazi, stiamo firmando con il ministro Franceschini un protocollo che permetta di utilizzare spazi negli archivi, nelle biblioteche, nei musei, nei cinema, nei teatri, nei luoghi di cultura. Stiamo cercando anche altri spazi in edifici scolastici che erano stati dimessi e che possono essere ancora utilizzati”.
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