Il Ministero dell’Istruzione sta pensando di utilizzare i beni immobili sequestrati e confiscati alla mafia per le lezioni a partire da settembre, nell’ottica di spostare in spazi alternativi le attività didattiche.
In realtà si tratta di più di un’idea. Almeno, in base a quanto riferisce Nicola Morra, Presidente della Commissione Antimafia, già si sono fatti alcuni passi in questa direzione: “Siamo al lavoro insieme alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per individuare dei beni sequestrati e confiscati alle mafie da mettere a disposizione degli studenti e degli insegnanti, vista la necessità di spazi per il distanziamento“, scrive Morra su Twitter.
“L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata ha già fornito al Ministero dell’Istruzione un elenco di strutture che possono essere usate come luoghi ove svolgere attività didattiche”, prosegue Morra.
“Una lista che sta venendo valutata caso per caso, congiuntamente, al fine di permettere alla Scuola -volutamente con la Maiuscola- di tornare protagonista dell’azione pubblica“.
Il presidente della Commissione Antimafia spende parole d’elogio per Lucia Azzolina e non solo: “Devo dire che l’entusiasmo e la determinazione che stanno mostrando Lucia Azzolina, il Ministero ed il Prefetto Bruno Frattasi in qualità di responsabile dell’Agenzia che gestisce i Beni Confiscati per realizzare questa operazione sono impressionanti. A loro ed ai loro collaboratori tutti va il mio personale ringraziamento“.
E ancora: “Il riportare ciò che un tempo era espressione del potere mafioso sul territorio ad un sano uso sociale, in più votato a permettere istruzione e cultura, è dar sostanza alla lezione di Gesualdo Bufalino: ‘Sarà un esercito di maestri a sconfiggere la mafia’, e di questo non posso che essere orgoglioso! Il valore pratico, ma anche simbolico ed educativo, di questa iniziativa è enorme“.
Se l’operazione andrà in porto si tratterebbe senz’altro di una buona occasione per utilizzare degli spazi inutilizzati ai fini didattici, dato e considerato che le regole del distanziamento previste dalle Linee guida, in moltissimi casi non potrà essere garantito dagli edifici scolastici.
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