I ministri Luigi Di Maio (Esteri) e Lucia Azzolina (Istruzione)
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio torna parlare di scuola. E lo fa prendendo le difese della ministra Lucia Azzolina, che ha smentito delle dichiarazioni de La Repubblica secondo le quali la stessa titolare del MI si sarebbe rassegnata al ritorno in classe per tutti gli studenti solo nel 2021. L’ex vicepremier grillino sostiene sulla sua pagina Facebook che “strumentalizzare la scuola è da irresponsabili. Dico una cosa molto semplice: non si può trasformare la scuola in un campo di battaglia, bisogna agire con serietà”.
Secondo Di Maio, “la ministra Lucia Azzolina ce la sta mettendo tutta per garantire il regolare svolgimento delle lezioni”.
Per il ministro “è premura di tutto il MoVimento 5 Stelle far riaprire le scuole, in totale sicurezza e rispettando le norme anti-Covid, non appena ci saranno le condizioni. Bisogna permettere a tutti i nostri studenti di seguire le lezioni in presenza”.
Di Maio, quindi, si rivolge al mondo della comunicazione, reo di non riportare i fatti in modo obiettivo ed equilibrato.
“Faccio un appello anche ai media: raccontiamo la verità senza creare allarmismi o diffondere notizie approssimative”, scrive il ministro degli Esteri.
“La scuola – continua il titolare degli Esteri – è fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi: è un importante luogo di formazione, ma anche di crescita”.
“Questa pandemia ci sta mettendo a dura prova, ma non fermerà l’energia di studenti e insegnanti”, conclude Di Maio.
Intanto, dopo la pubblicazione dell’articolo della Repubblica nel corso della domenica si sono susseguite le dichiarazioni e le spinte per il ritorno delle lezioni in presenza già prima di Natale, soprattutto se dovesse confermarsi la riduzione dei contagi da Covid-19: si sono allineati sulla posizione della ministra Lucia Azzolina, i ricercatori universitari, Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, e diversi parlamentari ad iniziare dall’ex premier Matteo Renzi.
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