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Ritorno a scuola, è l’ora della Lombardia: lunedì 25 gennaio 200mila studenti delle medie, a Milano per le superiori serve più tempo

È vicinissimo il ritorno in classe per gli studenti della Lombardia costretti ancora alla DaD: da lunedì 25 gennaio, gli iscritti dalla seconda media alle superiori potranno tornare alle lezioni in presenza, come previsto dal Dpcm del 14 gennaio. A meno che non vi siano disposizioni diverse da parte delle Regioni. In Sardegna, ad esempio, una ordinanza del governatore Solinas delle scorse settimane ha previsto la didattica a distanza alle superiori al 100% fino al prossimo 1° febbraio.

Via dalla zona rossa

Con il passaggio, dal giorno prima, in zona arancione, la Lombardia in pratica esce dalle condizioni della zona rossa, dove la didattica in presenza è prevista solo per i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno delle medie.

Si calcola che saranno circa 200 mila i giovani che rientreranno a scuola in Lombardia da lunedì.

Si sommano ai 409.582 studenti delle superiori che anche loro, dopo settimane di proteste contro la didattica a distanza, faranno gradualmente ritorno nei loro istituti.

La situazione a Milano

La situazione più difficile da gestire, in vista della ripresa, è quella di Milano: la Prefettura, con una nota, nella serata di venerdì 22, ha spiegato le condizioni del rientro secondo orari e modalità previste a livello nazionale ovvero per le superiori con una quota di lezioni in presenza che va dal 50% al 75%, proprio come prevede l’ultimo Dpcm.

La Prefettura meneghina evidenzia che, dato il preavviso breve e il fine settimana, le scuole, in virtù dell’autonomia scolastica, possono differire di qualche giorno la ripresa delle attività didattiche in presenza, prevista per il 25 gennaio, così da organizzare al meglio il servizio.

Il prefetto ha anche convocato per lunedì 2i una videoriunione con Regione Comune, Ats Milano e aziende di trasporto, come Atm e Trenord, per il coordinamento degli orari in vista della ripresa delle lezioni in presenza.

Il sindaco Sala: diamo tempo ai presidi

Il sindaco Fabrizio Sala ha confermato di avere comunicato all’Ufficio Scolastico Regionale che la Lombardia è “pronta alla riapertura delle scuole, nel rispetto dell’autonomia scolastica e dei tempi necessari ai dirigenti scolastici a riconvertire l’organizzazione didattica”.

“Siamo consapevoli che la scuola è anche il momento dell’incontro e del confronto dei nostri giovani”, ha sottolineato il primo cittadino milanese.

“Già da lunedì le scuole medie riprenderanno la propria attività in presenza”, ha confermato presidente della Regione Attilio Fontana aggiungendo che “quelle secondarie di secondo grado potranno riprendere le lezioni in presenza secondo l’organizzazione stabilita nei piani operativi delle Prefetture”.

Garantiti più mezzi pubblici

Per quanto riguarda il potenziamento dei mezzi di trasporto, la “Regione Lombardia, per quanto di propria competenza ha già attivato le procedure affinché il Trasporto pubblico locale attui quanto previsto dalle Prefetture”, ha confermato Fontana.

Intanto, è salito ad almeno undici il numero di scuole superiori di Milano occupate per chiedere il ritorno alle lezioni in presenza: sabato 23 è toccato al liceo artistico Boccioni dove una ventina di studenti sono entrati nell’istituto con degli striscioni che rivendicano la priorità allo studio.

La protesta potrebbe nelle prossime ore interrompersi, appena arriverà la comunicazione ufficiale della ripresa graduale la prossima settimana.

Alessandro Giuliani

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