“La riapertura delle scuole dal 7 gennaio non deve essere un azzardo ma assolutamente una necessità, una responsabilità, una scelta politica”: a dirlo è stata la senatrice Pd Valeria Fedeli, ex ministra dell’Istruzione, in un’intervista al portale d’informazione scolastica scuolainforma.it.
Non si dovrà più chiudere
“Andrebbero fatti tutti gli interventi necessari per consentire a tutte le scuole di ogni ordine e grado non solo per riaprire, ma – ha detto Fedeli – anche di rimanere aperte sapendo da ora che dovremo convivere con il Covid per un periodo ancora piuttosto lungo”.
Organizzare turni, trasporti, tamponi rapidi, tracciamento
Questo significa, ha sottolineato l’ex responsabile del dicastero di Viale Trastevere, che nei prossimi giorni “si dovranno organizzare turni, trasporti, tamponi rapidi, tracciamento. Penso che questa sia una responsabilità e un dovere della politica”, ha ribadito Fedeli.
Il silenzio preoccupante
Sul fronte dei trasporti e dei tamponi rapidi, tuttavia, ad oggi permane un preoccupante silenzio, sebbene il Governo abbia dato mandato alle prefetture di coordinare, soprattutto per i mezzi che permettono agli studenti di recarsi a scuola, un pool di responsabili e rappresentanti delle istituzioni locali coinvolte.
Il Pd non sembra allineato
Quella della senatrice democratica sembra una posizione tuttavia non supportata da tutto il Partito democratica: nel Pd, infatti, sul tema del rientro in classe in presenza del 75% degli studenti della scuola secondaria di secondo grado permane un sostanziale silenzio o una linea di cautela, sicuramente più vicine a LeU e al ministro della Salute Roberto Speranza, piuttosto che al Movimento 5 Stelle e ad Italia Viva che spingono da tempo per un ritorno in aula in sicurezza il più possibile immediato.