Dopo l’audizione di Patrizio Bianchi del Comitato di esperti che ha illustrato alla Camera le misure e le indicazioni per il rientro scuola in Italia, in alcuni Paesi, come la Francia, si è già tornati fra i banchi.
Per consentire il rientro a scuola, sono state implementate misure di sicurezza ben precise allo scopo di contenere possibili episodi di contagio.
A raccontare come si svolgono le lezioni in Francia dopo il covid è un’insegnante italiana che insegna Italiano vicino a Aix en Provence. Ha raccontato la sua esperienza Invece Concita. Ne riportiamo alcuni passi più significativi.
“Come professoressa, dice l’insegnante, ho deciso di rientrare perché le ragazze e i ragazzi sembravano aver bisogno di riconquistarsi un loro spazio. Le cose non sono come prima e non sono semplici. Entri in classe e gli studenti hanno una maschera, in terra ci sono le frecce per segnalare un percorso di andata e uno di ritorno. I banchi sono segnati con delle enormi X. Lo studente sceglie il suo banco e da lì non si muove. L’odore è quello delle sale d’aspetto. Gel disinfettante ovunque. La procedura è rigida. Tutto quello che si tocca va disinfettato“.
L’insegnante spiega che “si parla attraverso la maschera (o la visiera ma schiaccia la testa e mi sembra di andare a tagliare l’erba). Se uno studente si vuole avvicinare perché vuol chiedere un’ulteriore spiegazione o semplicemente raccontarti che si è innamorato, tocca mantenere le distanze. La mimica beffarda dei ragazzi, i sorrisi compiacenti, vanno immaginati. Non si presta niente. Se la penna finisce di scrivere, puoi continuare con le unghie“.
Inoltre, “se hai sete o devi fare la pipì il protocollo prevede altre frecce in terra e altro disinfettante“.
In Francia quindi, il ritorno a scuola è condizionato da rigide misure che, in base a quanto riferisce la professoressa Sara Marinari, sembrano essere rispettate a dovere dagli stessi studenti.
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