Da alcune settimane il paese elvetico ha riaperto i propri plessi scolastici, adottando stringenti misure sanitarie, tra cui la Certificazione Verde COVID – 19. Ma anche con degli accorgimenti di rilievo riguardanti gli alunni per classe e gli organici dei docenti: un doppio “accorgimento” che molti avevano reclamato anche in Italia.
Sono numerosi i punti analizzati dal Dipartimento per l’Istruzione, tra cui le condizioni quadro di apprendimento ed insegnamento, gli ambiziosi progetti di digitalizzazione e l’iter formativo per gli studenti fino a 18 anni di età, che comprende interventi per ridurre la dispersione scolastica che attanaglia il Canton Ticino. Nelle aree tedesche crescono i contagi e si torna ai ripari con quarantene e DAD, mentre persiste l’obbligo di mascherina fino a novembre, eccetto per coloro che posseggono la Certificazione COVID.
L’anno scolastico è ripartito in relativa serenità nel paese elvetico dalla prima settimana di settembre, provvedendo ad allestire accessi ai plessi scaglionati per docenti e studenti. Numerose le novità sul fronte della scuola, non relative solo ed esclusivamente alla crisi pandemica ancora non conclusasi, ma centrate su digitalizzazione ed interventi di natura sociale al fine di garantire il rientro a scuola degli studenti sfuggiti agli attenti radar del Dipartimento dell’Istruzione, specie nel Canton Ticino, dove questi ammontano ad oltre 350. Si provvederà anche ad allestire classi più piccole, laboratori ed assumere direttamente docenti di supporto al fine di limitare la retorica delle “classi pollaio”.
Le mascherine, così come tutte le disposizioni volte a limitare il contagio, resteranno di certo in vigore, facoltativamente o meno, fino alle ferie autunnali, previste per la prima settimana di novembre. Preoccupa l’aumento dei contagi nel Cantoni tedeschi, dove si provvede all’isolamento fiduciario dei casi positivi e dei rispettivi contatti stretti. Numerose le classi già in quarantena, con istituti chiusi temporaneamente.
Molte le novità didattiche introdotte dai Dipartimenti per l’Istruzione locale e votati preventivamente in parlamento dalle maggiori forze politiche del paese elvetico. Tra queste figurano l’imposizione di obblighi formativi, di apprendimento e dell’erogazione della didattica in presenza ed a distanza promosse dall’attuale Legislatura. La novità assoluta riguarda l’introduzione di un obbligo formativo per gli studenti fino a 18 anni di età, data l’ingente problematica della dispersione scolastica che interessa il Centone italiano del Ticino. Obiettivo, inoltre, è quello di motivare ed intercettare quei ragazzi che non dopo le scuole medie non portano più avanti un progetto formativo consistente.
Le mascherine risulteranno obbligatorie per le prime due settimane di lezione, poi facoltative se si possiede la Certificazione Covid, assimilabile a quella approvata nel Belpaese nelle settimane precedenti. Altro punto fondamentale riguarda la digitalizzazione e l’allestimento di laboratori, in modo da recuperare didatticamente quanto si è perso nell’erogazione virtuale delle lezioni.
Il rischio di un aumento dei contagi dovuti al rientro delle vacanze era già stato sollevato dai responsabili sanitari dei Cantoni, specie quelli di lingua tedesca, in cui si registrano dati non proprio incoraggianti. Ad offrire una decisiva panoramica ci ha pensato la testata Sontag Zeitung, che ha di recente pubblicato dati allarmanti, come quelli relativi al Canton Berna, dove i casi di positivi al Sars – CoV – 2 sono risultati 6 volte maggiori rispetto a prima del termine delle ferie estive. Il bollino nero spetta a Svitto, dove le autorità sanitarie locali segnalano un aumento sensibile di casi, di circa 10 volte rispetto al periodo precedente al rientro in classe ed oltre 450 studenti in quarantena.
Anche presso Zurigo la ripresa scolastica non è stata serena: sono già più di 855 gli studenti sottoposti a quarantena o isolamento fiduciario per positività a Sars – CoV – 2 o presunto contatto stretto con un soggetto positivo. Dati precisi non ce ne sono, dato che ogni Cantone adotta un proprio sistema di tracciamento atto ad individuare i contagi e dei precisi valori soglia con cui decretare l’interruzione dell’erogazione della didattica in presenza a favore della DAD.
In numerosi plessi si fa uso quotidiano di tamponi salivari, sulla base dei dati di contagio registrati. Il Consiglio di Stato probabilmente prolungherà l’utilizzo delle mascherine per gli studenti di scuole medie e superiori fino alle ferie autunnali. Per insegnanti e personale scolastico l’utilizzo non è obbligatorio se si è in possesso di Certificazione Covid, che attesta l’avvenuta guarigione o vaccinazione.
Con il decreto 140 del 2024, in riscontro a quanto previsto dall’art. 52 del CCNL…
La Rete degli studenti medi e dell’Unione degli studenti dalla Redazione di Scomodo, hanno lanciato…
I soldi che provengono dalle famiglie e dalle imprese, grazie al contributo volontario e alle…
Dal 2025 alle famiglie che hanno un reddito Isee fino a 40mila euro viene riconosciuto…
Si preannuncia partecipata quest’anno la prima protesta studentesca contro l’operato del Governo sul fronte dell’Istruzione…
Probabilmente molti burocrati non si rendono conto del fatto che il cuore del lavoro degli…