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Ritorno in classe, niente mascherina col metro di distanza: il Cts ha deciso, ma se aumentano i contagi…

Il Comitato tecnico scientifico ha deciso. E stavolta, almeno fino a metà settembre, non dovrebbero esserci ripensamenti o cambi di programma: al rientro in classe, la mascherina si potrà togliere nelle occasioni in cui verrà rispettata la distanza di un metro. Il Cts ha deciso in questo modo nel corso della riunione svolto l’ultimo giorno di agosto.

Alla primaria doppio vincolo

Nella scuola primaria, spiegano da Cts, “per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto)”.

Nella secondaria dipende pure dal grado di contagi

“Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria”. Quindi, dalla scuola media in poi l’uso della mascherina potrebbe diventare più rigido, qualora dovessero incrementarsi i contagi da Covid.

Le precisazioni del Cts

Il Comitato tecnico scientifico ha tenuto a sottolineare che l’uso delle mascherine “è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate. L’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte”.

Il dato epidemiologico, hanno aggiunto dal Cts, le conoscenze scientifiche e le implicazioni organizzative riscontrate, potranno determinare una modifica di queste raccomandazioni, anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali, dall’autorità sanitaria che potrà prevedere l’obbligo della mascherina “anche in situazioni statiche con il rispetto del distanziamento per un determinato periodo, all’interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo bilanciate con le esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi”.

Giannelli (Anp): raccomandazioni apprezzabili

Le conclusioni raggiunte dal Cts sembrano soddisfare Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi: “Le raccomandazioni diffuse oggi dal Cts – ha detto il sindaclista – sono apprezzabili, in quanto hanno chiarito che l’utilizzo delle mascherine può essere adattato ad alcune circostanze, come l’indice di contagio, che si potranno riscontrare nelle varie zone”.

“Un altro aspetto importante – prosegue – è la rilevanza riconosciuta agli aspetti pedagogici: gli alunni della primaria, fino agli 11 anni, potranno rimuovere la mascherina in condizioni di distanziamento statico e questo non potrà che favorire la loro serenità e l’apprendimento in un clima relazionale più consono alla loro età. Restano ovviamente valide le prescrizioni già comunicate e via via affinate nei mesi scorsi”. “Questo è un ulteriore tassello – conclude – che contribuisce alla riapertura delle scuole in sicurezza, obiettivo per il quale stiamo lavorando da mesi”.

Alessandro Giuliani

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