Ritorno in classe: necessaria una corretta informazione
Per Sinopoli uno dei tasselli fondamentali in vista del rientro a scuola è l’informazione alle scuole e alle famiglie: “Abbiamo rimarcato nel tavolo di oggi la necessità di fare, sul lavoro per la ripartenza, una corretta informazione. Riteniamo – ha aggiunto – che il Comitato Tecnico Scientifico debba rappresentare la fonte principale di indicazioni, fornendo informazioni puntuali che tengano conto della specificità della scuola, come la presenza di diverse fasce d’età, da bambini di 3 anni a studenti di 19”.
Presidi medici e test sierologici in ogni scuola
Ma uno dei punti fondamentali su cui bisogna prestare attenzione, strettamente legato all’informazione, è la possibilità di prevedere un medico in ogni scuola, test sierologici per i lavoratori e anche, eventualmente la stretta collaborazione con le aziende sanitarie locali: “La scuola per l’elevato numero di addetti, un milione e duecentomila per l’esattezza, può rappresentare un campione sanitario importante per tutto il Paese – prosegue Sinopoli -, per questo, oltre che per elevare al massimo il livello delle tutele, proponiamo test sierologici (gratuiti e rapidi) all’ingresso per tutto il personale ATA e docente, e test a campione da ripetere periodicamente. Chiediamo inoltre, che venga garantito un presidio medico in tutte le scuole e che venga affidata la responsabilità della presa in carico degli eventuali casi positivi alle ASL. Sarebbe utile anche la disponibilità di tamponi, presso pediatri e medici di famiglia. Formare, informare e prevenire devono essere le parole d’ordine.”
La ripartenza sarà in salita: c’è poco tempo
E’ vero che i tempi sono strettissimi, come abbiamo scritto in precedenza. E questo Sinopoli lo sa e mette il dito nella piaga: “La programmazione della ripartenza si è avviata però con enorme ritardo e le scuole stanno lavorando alla riprogrammazione degli spazi e dei tempi in assenza di alcuni dati fondamentali. Le indicazioni sul distanziamento fisico, ad esempio, sono un elemento indispensabile per la riorganizzazione e sono ancora troppo generiche. Senza dati certi per i dirigenti scolastici si rischiano e, già si stanno riscontrando, soluzioni troppo diversificate e clamorosi ritardi nella definizione del fabbisogno di spazi e arredi nonché di ulteriore organico docente e ATA per ogni singolo plesso. Durante l’incontro abbiamo sottolineato – ha concluso il dirigente sindacale- la necessità di una più attento supporto dal centro”.
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