L’alternanza scuola-lavoro andrebbe ripensata perché così come è ora sottrae tempo agli studenti che trascorrono le ore a fare altro anziché imparare qualcosa che possa essere loro veramente utile.
Questa modalità non rappresenta affatto l’anticamera dell’ingresso nel mondo del lavoro, ma soltanto un paravento che crea illusioni e amare disillusioni. Ci sono casi di vero e proprio uso distorto dello spirito dell’alternanza scuola-lavoro, in cui gli studenti, invece, di essere spronati ad un impegno formativo del progetto, bivaccano nelle ore dedicate a questa attività.
La riforma degli Esami di Stato attribuisce all’alternanza scuola-lavoro un peso notevole che si aggira sul 50%, per cui più di metà dell’esame lo studente frequentando il corso previsto dall’alternanza scuola-lavoro è già bello e superato. Sarebbe meglio rivedere questo progetto dell’alternanza scuola-lavoro e rimodularlo facendo capire agli alunni l’importanza del progetto e le sue reali ricadute sul mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo e, quindi, essere utilizzato come strumento per combattere la grave crisi occupazionale dei giovani. Se fatta a dovere l’alternanza scuola-lavoro è una positiva opportunità per i giovani per capire il mondo del lavoro. Occorre farla seriamente e mettere nelle condizioni gli alunni di far capire loro che fare alternanza scuola-lavoro non è un passatempo.
Ripetiamo, sarebbe il caso di rivedere (o di eliminare?) questo progetto dell’alternanza scuola-lavoro e rimodularlo facendo comprendere agli alunni l’importanza d questa attività e le sue reali ricadute sul mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo. reali ricadute sul mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo.
Mario Bocola