Sul Corriere della Sera si legge un interessante approfondimento sul primo soccorso che entra a far parte, a pieno titolo, all’interno del percorso scolastico. Infatti più di 9 milioni di studenti impareranno che cosa fare per soccorrere una persona.
Le Linee di indirizzo per l’insegnamento obbligatorio delle tecniche di primo soccorso, introdotto due anni fa dall’articolo 1 comma 10 del disegno di legge 107 del 2015 sulla “Buona Scuola” saranno presentate il 7 novembre prossimo.
Prima di diventare operativo, l’intero “pacchetto” dovrà però affrontare una fase di sperimentazione.
SCUOLA MATERNA – I piccoli sapranno che esiste un numero di emergenza e che, se riescono a chiamare, qualcuno li aiuterà. Il percorso formativo studiato dagli esperti ha la durata complessiva di 2 ore, suddiviso in due distinti momenti formativi di uguale contenuto (ripetizione/retraining).
SCUOLA ELEMENTARE – Per gli alunni dai 6 ai 10 anni, si comincia a parlare di “elementi operativi”. Il percorso formativo ha la durata complessiva di 6 ore e si articola in un intervento di 2 ore nel primo biennio e di 4 ore nel secondo triennio
SCUOLA MEDIA – Nelle scuole medie, il percorso formativo comprende anche prove di simulazione di intervento e ha la durata di 8 ore complessive; si articola in un intervento di 4 ore nel primo anno e di 4 ore nel secondo o terzo anno.
SCUOLA SUPERIORE – Il nuovo percorso formativo è di 12 ore: 4 nel primo biennio, 4 nel secondo e altre 4 nell’ultimo anno sulla defibrillazione.
MATERIALE DIDATTICO – Le nuove linee di indirizzo elencano tutta una serie di materiali: manichini idonei per l’addestramento nelle tecniche di RCP e di disostruzione pediatrica e nell’adulto; simulatori idonei per la defibrillazione precoce (DAE trainer); manichini e dispositivi idonei per l’applicazione delle tecniche di controllo delle emorragie esterne e di gestione dei traumatismi
FORMAZIONE E VALUTAZIONE – Le Linee di indirizzo individuano come “soggetti erogatori della formazione”: il Servizio di Emergenza Territoriale 118 (SET 118, cioè le centrali operative 112/118) e altre Unità operative cliniche che fanno parte delle aree dell’emergenza delle Aziende sanitarie regionali e/o Università; le associazioni di volontariato che operano in convenzione con il SET-118 per l’emergenza sanitaria territoriale; le società scientifiche del settore dell’emergenza sanitaria; altre associazioni di volontariato che operano nel settore del soccorso a mezzo ambulanza; altri soggetti che comunque si occupano di formazione in ambito sanitario e accreditati dai Servizi Sanitari Regionali (in base all’accordo Stato-Regioni del 30 luglio 2015 “Indirizzi per il riconoscimento dei soggetti abilitati all’erogazione di corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego del defibrillatore automatico esterno (DAE) ai sensi del DM 18 marzo 2011”.
SVOLTA STORICA – “Si tratta di una svolta storica – ha detto Mario Balzanelli, presidente della Società Italiana Sistema 118 (Sis 118) – una vittoria strepitosa del popolo italiano e delle istituzioni, un traguardo autentico di civiltà sociale, condiviso insieme, con pieno merito, dalla cittadinanza nazionale, dagli organi istituzionali, dallo Stato”.
“Un grazie immenso, in ordine storico, a 93 mila italiani, al Parlamento e, particolarmente, alle ministre del Miur Valeria Fedeli e del ministero della Salute, Beatrice Lorenzin. Senza di loro – ha continuato il presidente Sis 118 – non saremmo qui a vedere l’Italia porsi a modello educativo di eccellenza, a livello planetario, in termini di insegnamento del Primo Soccorso in età scolare”.
“Quando, il 28 luglio 2005, a Taranto – ha raccontato Mario Balzanelli – terminai di raccogliere 93 mila firme, in tutta Italia, con la proposta di iniziativa legislativa popolare finalizzata alla introduzione dell’insegnamento del Primo Soccorso nella Scuola Italiana, non ero affatto in grado di prevedere se tutto questo sforzo sarebbe mai stato coronato da successo. Invece così è stato. Prima volta nella Storia della Repubblica”.
“I nostri ragazzi – ha concluso Balzanelli – da oggi in poi, impareranno a soccorrere, a salvare vite umane. Innumerevoli vite umane, negli anni a venire, verranno salvate. Niente di più grande, niente di più bello”.
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