Rivoluzioni linguistiche nella Scuola

Nei decenni scorsi per affiancare le rivoluzionarie riforme della Scuola sono state coniate numerose nuove denominazioni per indicare il personale che vi opera. Quando feci la prima supplenza nella scuola pubblica  ci si rivolgeva al Preside chiamandolo Signor Preside e si era tanto abituati da indicarlo così anche quando si parlava di lui in terza persona, specie se tra gli interlocutori si sospettava ci fosse qualche spione. Siccome a conferirmi l’incarico fu una donna, allo stato civile nubile, per doveroso rispetto alla sua illibatezza (sulla quale qualche malalingua mormorava), la si chiamava  Signorina Preside, che lei ovviamente accettava.

Quando accorparono in una unica istituzione la scuola materna, quella elementare e la media, il nuovo istituto venne denominato Istituto Comprensivo (IC) e a dirigerlo fu preposto ovviamente il Capo di Istituto comprensivo, che sembrò voler sottolineare che il capo fosse persona comprensiva, tollerante, indulgente, umana, aperta, condiscendente, clemente, compiacente, paterna. Qualcuno addirittura pensò capace di chiudere un occhio di fronte a marachelle di alunni e ritardi di insegnanti.

Quando ai presidi venne conferita la dirigenza ( con aumento di compiti e di responsabilità e pochi soldi) si coniò il termine Dirigente Scolastico. Qualcuno osservò che sembrava una “diminutio”, dato che “scolastico” era considerato il livello più basso della conoscenza di una lingua straniera.

Ci vorrebbe una enciclopedia per elencare tutti i cambi di intitolazione di scuole, di direzioni, di uffici centrali e periferici e delle sigle correlate. La più accettabile di tutte mi sembra la nuova denominazione del Ministero con l’acronimo MIUR, la cui pronuncia impone di disporre le labbra come per dare un bacio ed emanare un suono che ricorda il nome di una gattina di un famoso film a cartoni animati di una quarantina di anni fa. Dalle prime valutazioni sul documento “La buona Scuola” presentato da Renzi,  sembrerebbe che l’opinione pubblica si attenda meno rivoluzioni linguistiche e più provvedimenti di sostanza.

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024