Il premio Nobel Giorgio Parisi, intervenuto a Unomattina, ha affermato: “Non è semplice fare ricerca in Italia”. Si tratta di una situazione che germina nelle scuole, nonostante gli espliciti indirizzi normativi. Tra questi si ricordano le disposizioni sulla progettazione, la cui natura è analoga a quella della ricerca, che é situata a un livello più generale.
All’origine di detta, cronica disubbidienza si colloca il sovvertimento che la didattica tradizionale subirebbe con l’adozione della didattica orientata dalla ricerca.
L’insegnamento classico:
MUOVE dal particolare verso il generale;
EDIFICA gradualmente l’impalcatura delle conoscenze;
PROPONE un’immagine delle discipline che coincide con il contenuto dei libri di testo;
PREMIA l’adesione ai contenuti disciplinari;
MIRA alla comprensione e all’elaborazione delle materie di studio;
UTILIZZA il voto per motivare lo studio.
Il metodo della ricerca:
MUOVE dal generale al particolare, individuando, definendo e risolvendo problemi;
PROPONE un’immagine delle discipline arricchita dai loro tipici problemi e dai relativi metodi risolutivi;
PROGETTA percorsi formativi costellati da nuclei di significato autonomo e compiuto;
PREMIA la curiosità e il pensiero divergente;
MIRA allo sviluppo e al potenziamento delle capacità intellettive e operative dei giovani;
MOTIVA autenticamente lo studio: si lavora per ottenere uno specifico risultato.
A titolo esemplificativo si descrive la proposta didattica sul principio di Archimede, visibile in rete: “Laboratorio di matematica: Archimede”.
Inizialmente racconta come il matematico e filosofo siracusano, smascherando un orefice truffatore, ha percepito e si è posto il problema: perché gli oggetti galleggiano?
Poi gli studenti, in gruppo, interagiscono con un modello che simula il comportamento di un natante che galleggia, o che affonda in relazione al peso del suo carico. Il loro compito è individuare la regola che generalizza il comportamento dell’imbarcazione. Al termine del laboratorio confronteranno le loro elaborazioni per giungere a una sintesi, che sarà arricchita dalla sistematizzazione ad opera del docente.
Evidente appare la dimensione del cambiamento della professionalità dei docenti, ma il momento è favorevole per la loro riconversione. Oggi, 7 ottobre 2021, il premier Mario Draghi ha quantificato in 17 miliardi la disponibilità per la formazione, per l’istruzione e per la ricerca.
Enrico Maranzana