Oggi, 13 agosto, è stato annunciato che Roberto Mancini lascia il suo posto da commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio maschile. Qualche mese fa, quando sono state presentate le attività didattico-formative dell’anno scolastico 2022/2023 del progetto “Valori in Rete” promosso da MIM e FIGC, abbiamo raggiunto l’allenatore, che ai nostri microfoni ha parlato di calcio, sport e scuola.
All’evento sono intervenuti, oltre a Mancini, anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e la Sottosegretaria Paola Frassinetti.
Ai nostri microfoni, l’ormai ex ct della Nazionale ha parlato di quanto sia importante la cultura dello sport nella crescita dei giovani e molto altro.
Mancini ha affermato: “Questi progetti saranno importanti per il loro futuro e credo che sia importante il fatto che ci sia la nazionale di mezzo che è sempre pronta a insegnare valori soprattutto se sono rivolti ai giovani. Il calcio riesce ad avvicinare veramente tutti, tutti i popoli, tutte le religioni”.
“Si deve ricominciare dalle scuole – continua il ct – perché noi siamo nati lì, siamo cresciuti lì, siamo diventati giocatori lì e da un po’ di anni questo si è perso. Quando ero ragazzino io c’erano i giochi della gioventù, si andava a giocare a calcio in ogni regione, si giocava a scuola, sulla strada. Quindi credo che questi tipi di progetti, se saranno mantenuti nel tempo, saranno importanti per i ragazzi”. E ancora: “Bisogna dare ai ragazzi la possibilità di poter giocare di più, divertirsi di più anche a scuola, questo credo sia fondamentale. Più ore di sport a scuola, è fondamentale per ogni ragazzo. Oggi credo che si possa studiare e fare sport contemporaneamente”.