Attualità

Roberto Vecchioni: “Un buon insegnante non deve stare con i migliori. Un capitano della nave è bravo quando c’è tempesta”

Roberto Vecchioni, cantante, scrittore ma soprattutto docente di scuola superiore per decenni, ha discusso a proposito di scuola insieme a Massimo Gramellini nel corso della puntata dello show di Rai3 Le Parole dello scorso 8 ottobre.

L’autore di “Sogna Ragazzo Sogna”, che ai nostri microfoni ha ribadito che i docenti italiani sono i migliori del mondo, ha sottolineato ancora una volta quanto sia cruciale il ruolo svolto dagli insegnanti: “Cominciamo con un’allegoria. Una nave che solca i mari. Ad ogni porto qualcuno scende e qualcuno sale in questa nave. Se sulla nave non ci fosse qualcuno che spiega a chi sale come ci si comporta a bordo ma anche altre cose, come si guarda il cielo, come si cercano le stelle, la nave affonderebbe dopo tre giorni. Il capitano della nave è l’insegnante”.

Secondo Vecchioni i docenti dovrebbero cercare di avvicinarsi al mondo dei ragazzi: “Il primo compito di un insegnante, nella vita, è quello di essere un ‘imparante’. Un imparante è qualcuno che deve conoscere tutti i passeggeri, sapere cosa vedono, cosa leggono e cosa ascoltano i propri ragazzi. Per prenderli e portarli ad un livello più alto, dove c’è la cultura. Senza la cultura così alta tutto quello che pensano e sognano non sarebbe possibile”.

Su cosa basare la valutazione degli studenti?

Il cantautore ha poi riflettuto su una domanda a lui posta dal conduttore Gramellini: è giusto che un insegnante aspetti chi va meno bene a scuola costringendo i più bravi ad andare più lentamente? Ecco la sua risposta: “Un buon insegnante deve valutare i ragazzi per la volontà, non sempre per i risultati. Un buon insegnante non deve essere intransigente fino a questo punto. Un buon insegnante deve avere una passione straordinaria da trasmettere ai ragazzi. La cultura è e deve essere contagiosa. Un insegnante non deve stare con i migliori. Un capitano della nave è bravo quando c’è tempesta”.

Infine Vecchioni ha spiegato quando, invece, un docente non fa bene il proprio lavoro: “Quando, a mio parere, non si fa capire perché pretende che i ragazzi sappiano quello che sa lui. Invece la valutazione non si basa su quello che un ragazzo sa, ma su quello che riesce a sapere”, ha concluso.

Laura Bombaci

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024