Didattica

Robotica educativa e storytelling

Molti kit applicativi  rendono l’apprendimento della robotica educativa, oggi presente in molte scuole primarie e secondarie a diversi livelli, interessante, divertente e stimolante.

Inoltre:

  • aiutano ad apprendere coding, materie STEM, problem solving
  • potenziano capacità di collaborazione e documentazione in vari modi
  • aiutano il docente nell’insegnamento del coding, del pensiero computazionale e della tecnologia
  • motivano docenti e alunni nei percorsi di didattica quotidiana.

Si inserisce bene in qualsiasi disciplina. Diventa più efficace se inserito in un contesto, se associato a Storytelling, se parte integrante di un progetto più ampio. Lo storytelling è, ormai, definibile come una vera e propria arte, che implica ricerca, pianificazione e competenze.

I migliori storyteller sono capaci di prendere decisioni che portano avanti le loro storie, coinvolgendo l’audience di riferimento tramite la diffusione di informazioni vitali per sostenere la narrazione.

Lo storytelling può, teoricamente, essere fatto su qualsiasi cosa abbia la necessità di essere sostenuta dal punto di vista comunicativo: un’azienda, un brand, un prodotto, una persona, un evento o come nel nostro caso ad una metodologia didattica.

In campo educativo, infatti, lo storytelling è  presente già  nella scuola dell’Infanzia dove crea le basi per  l’alfabetizzazione; col “raccontare” vi è una prima costruzione di significati tra l’insegnante o l’adulto e il bambino, ovviamente utilizzando i tipi di testualità più adatti per questa fascia d’età.

Tra le metodologie più nuove di questi ultimi anni, troviamo la robotica educativa: Beebot, Bluebot, Cubetto, tutti i prodotti della linea Lego, Makey makey, Mbot, Ozobot ecc…per i diversi ordini di scuola. In tale ambito gli studenti iniziano il  proprio laboratorio di robotica con le basi del calcolo e della progettazione fisica.

Attraverso un gioco strutturato, imparano concetti come macchine a stati finiti e come modellarle attraverso materiali tangibili come la carta. Successivamente, passano ai LED, sensori e attuatori: i dadi e le viti della robotica.

Aldo Domenico Ficara

Articoli recenti

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024