La ministra della Famiglia Eugenia Roccella, intervenendo alla manifestazione organizzata dal movimento giovanile di Fratelli d’Italia, a Roma, è tornata su un tema molto caro a Papa Francesco: la rivalità tra cani e bambini.
E per evitare polemiche ha subito detto: “Amo moltissimo cani e gatti, ho un cane e quattro gatti Non è perciò una questione di ostilità nei confronti degli animali, ma quando mi capita di portare il cane ai giardinetti sento il richiamo degli altri proprietari. Li chiamano e sento Giovanni, Eugenio, Riccardo. Addirittura nomi compositi, ho sentito pure Giovanni Maria”.
“Io sono animalista”, ha proseguito e subito dopo ha attaccato chi ha adottato degli animali e ha dato loro nomi “umani”.
“Comincia a diventare una confusione non casuale – sottolinea la ministra – Perché questo tentativo di appaiare i nomi che si danno ai bambini, i nomi umani, a quelli dei cani, è sintomo di un desiderio, di un bisogno che evidentemente c’è”. Roccella evidenzia che si tratta di “un bisogno di affettività, di famiglia, che viene trasferito in maniera impropria sugli animali, sui cagnolini e così via”.
Anche Papa Francesco recentemente aveva sottolineato che si vedono passeggini che girano per la città e poi dentro al passeggino trovi il cagnolino.
“Questo punto è una spia di una situazione che stiamo vivendo e che fa sì che il nostro futuro sarà una next generation sempre più piccola e striminzita”
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