Sono trascorsi poco più di 50 anni dalla pubblicazione del celebre saggio di Gianni Rodari (1920 – 1980) genio della letteratura per ragazzi, scrittore, poeta, pedagogista, giornalista. Tra le sue tante opere una di quelle di cui si continua a parlare, e che proprio in questi giorni è tornata alla ribalta, è la Grammatica della fantasia, vera e propria pietra miliare per apprendere l’arte di giocare con le parole.
Pubblicata per Einaudi nel 1973, con il sottotitolo Introduzione all’arte di inventare storie, conduce il lettore – insegnante, scrittore, allievo, semplicemente chi è curioso – a scoprire in che modo i racconti venissero al mondo.
Rodari, dopo un ciclo di incontri con insegnanti delle scuole elementari e dell’infanzia a Reggio Emilia nel 1972, raccoglie e condivide le tecniche che ha utilizzato da maestro prima e da scrittore poi, e la riflessione sull’immaginazione, che porta avanti dal fatidico incontro, avvenuto alla fine degli anni Trenta, con un frammento del poeta e filosofo tedesco Novalis. In questi incontri si discuteva dell’arte di dare vita alle storie.
Vanessa Roghi, storica e autrice di programmi culturali per la Rai, nel breve saggio “Un libro d’oro e d’argento”, appena pubblicato per Sellerio, illustra la genesi di quest’opera di Gianni Rodari. L’opera vuole essere un viaggio affettuoso intorno alla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari, che dal 1973 non ha mai smesso di sorprendere per la sua attualità.
“Grammatica della fantasia” è un libro che racconta una stagione di grande fiducia nei confronti dell’educazione come strumento di emancipazione per tutti “non perché tutti siano poeti ma perché nessuno sia schiavo” come è scritto nell’Antefatto.
La casa editrice Emons, specializzata in audiolibri, ha appena pubblicato la versione Audible dell’opera, letta da Paolo Cresta, una delle voci più note nel mondo degli audiolibri. Si tratta della versione integrale del libro e la lettura si svolge nell’arco di circa 6 ore. Non solo pubblicazioni, ma anche una serie di laboratori, nell’ambito del seminario “Come un sasso gettato in uno stagno…. I cinquant’anni + 1 di cammino della Grammatica della fantasia”, che per due giorni, il 22 e il 23 marzo, si sono svolti presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia nella sede di Palazzo Baroni. Per saperne di più https://www.mce-fimem.it/501-2/ .
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