Rossi Doria: 3 scuole su 4 fuori norma, ci vorrebbe un new deal da miliardi di euro
La situazione dell’edilizia scolastica italiana è davvero difficile. A sostenerlo, da diversi anni, sono associazioni, operatori, sindacati, studenti. E ora anche il ministero dell’Istruzione. Che attraverso il sottosegretario Marco Rossi Doria, nel corso di un intervento a Radio Anch’Io, in una puntata dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha “snocciolato” numeri e concetti importanti.
Il primo riguarda la pericolosità degli istituti. Ebbene, Rossi Doria ha detto chiaro e tondo che non riguarda una minima parte di esseri. Ma che oggi addirittura “tre edifici scolastici su quattro sono parzialmente fuori norma”. Per poi ricordare chedi recente “sono stati fatti soltanto degli interventi tampone sulle cose più macroscopiche, come le vie di fuga o gli impianti elettrici”, ma “abbiamo 44 mila edifici, abbiamo finalmente un’anagrafe dettagliata di tutti i lavori da fare”. Solo che “ci vorrebbe un investimento tipo new deal per molti miliardi di euro. Sarebbe peraltro una misura anticiclica in termini economici”. E ancora: “stiamo cercando un investimento delle banche europee e internazionali insieme con la Cassa Depositi e Prestiti – ha aggiunto – e stiamo cercando di fare un unico fondo per rendere più snelli, insieme agli enti locali, le procedure per l’edilizia scolastica”. Ancora una volta, quindi, il Governo non potrà che lavorare sulle emergenze. Per il resto, che con il passare degli anni diventa sempre più emergenza, si attendono interventi esterni. I quali, però, vista la situazione economica che viviamo, risultano davvero difficili da riscontrare. Morale: al di là delle tante buone intenzioni del ministro Carrozza, che sin dal primo giorno del suo insediamento al dicastero di viale Trastevere ha messo l’edilizia scolastica a norma in cima alle priorità, la situazione dell’adeguamento degli edifici scolastici rimane sempre critica. In certi casi da allarme rosso.
Rossi Doria, infine, ha parlato della “dispersione scolastica”, ricordando che il Miur ha da poco “investito 120 milioni di euro per fare 210 prototipi nel mezzogiorno. Il sistema – ha concluso – va sburocratizzato”. Anche perché nel frattempo ogni anno si allontanano dai banchi di scuola quasi il doppio degli alunni che ci indica l’Unione Europea come soglia massima.