È online dal 27 marzo il primo numero del 2025 di Scuola e Formazione web, la rivista trimestrale della CISL Scuola, dedicato in particolare al tema della partecipazione, che la segretaria generale Ivana Barbacci affronta nel suo EDITORIALE, auspicando fra l’altro una grande affluenza al voto per il rinnovo delle RSU (il 14-15 e 16 aprile 2025). Come nelle precedenti occasioni, potrà rappresentare un forte segnale in controtendenza rispetto all’attuale crisi dei processi collettivi di rappresentanza.
A declinare il tema sotto diverse e specifiche angolature sono gli autori che popolano la rubrica NE PARLANO. Quasi ottanta anni dopo il voto (per la prima volta anche femminile) per la formazione dell’Assemblea costituente e la scelta della forma di governo, Paolo Acanfora sottolinea quanto la partecipazione democratica sia stata una componente fondante nella ricostruzione postbellica.
La partecipazione, insieme all’inclusione, alla solidarietà e al rispetto verso l’ambiente sono diventati solo di recente elementi imprescindibili nelle policy delle aziende contemporanee, descritte da Luca Ferrucci come modelli d’impresa alternativi.
Ma come educare alla partecipazione? Raffaele Mantegazza sostiene che questa debba essere promossa e sollecitata sin dalla più giovane età, anche attraverso gli esempi fattivi del personale scolastico, capaci di attuare il principio di coerenza tra mezzi e fini educativi.
Le associazioni rappresentano per Giuseppe Notarstefano una forma efficace e giusta di partecipazione organizzata, in cui i cittadini sono invitati a unirsi per difendere valori, diritti e interessi collettivi.
Anche nella rendicontazione del Sistema Nazionale di Valutazione per il triennio 2022-2025 Damiano Previtali ravvisa l’imprescindibilità della partecipazione da parte delle comunità professionali ed educanti, per migliorare il servizio e gli esiti didattici.
Permettere ai lavoratori di partecipare alla governance delle imprese è il focus della legge di iniziativa popolare promossa dalla CISL, oggi al vaglio del Parlamento, di cui ci parla Sauro Rossi evidenziando come si possa dare finalmente attuazione dell’articolo 46 della Costituzione.
La recente riorganizzazione territoriale del MIM, spiega Anna Armone nella rubrica APPROFONDIAMO, ha dato maggior potere all’Ufficio Scolastico Regionale, conferendogli funzioni di consulenza, supporto organizzativo e amministrativo per le istituzioni scolastiche ed educative.
Non si può parlare di partecipazione senza nominare la prossima tornata elettorale di rinnovo delle RSU, secondo Roberto Calienno, poiché questo appuntamento rappresenta un’opportunità per consolidare nelle scuole la possibilità per il personale di incidere sulla regolazione del proprio rapporto di lavoro.
Nella rubrica STRUMENTI DI LAVORO l’intervento di Fabrizia De Cuia fornisce un’interessante lettura sul tema delicatissimo della sospensione del rapporto di lavoro dei docenti da parte del dirigente scolastico, alla luce di quanto riportato nel CCNL, nella legge Madia e nei pronunciamenti della Cassazione.
Le deroghe introdotte dall’ipotesi di CCNI ai limiti posti alla mobilità del personale scolastico sono, invece, l’argomento dell’intervento di Attilio Varengo.
In GENTE DI SCUOLA ritorna il tema della partecipazione prima con Giacomo Allegrucci, che narra gli esiti felici della commistione sperimentale tra scuola e carcere realizzata dal Liceo “A. Pieralli” di Perugia; poi nel contributo di Lidia Cangemi, che individua nell’apporto dato dalla restituzione di docenti e DS rispetto al lavoro fatto in classe un fattore essenziale per la creazione di un efficace Learning Landscape.
Il territorio in cui GIOVANI SCIENZIATE CRESCONO, riservato alle studiose di materie STEM, costituisce la prima nuova rubrica del 2025, dedicata all’illustrazione di temi scientifici da parte di giovani studiose. In questo numero Chiara Sabatini tratta della modifica delle cellule germinali e del cruccio etico derivante dalla possibilità di attuare una forma di eugenetica ereditabile.
La seconda nuova rubrica introdotta da quest’anno nella rivista è TEMA LIBERO e ci propone anzitutto le riflessioni di Erica Cassetta su quanto siano riconducibili alla volontà di Dio e dell’uomo fenomeni mostruosi come l’Olocausto, ottanta anni dopo la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. A seguire, un bel video di Giovanni Panozzo dedicato al racconto di riscatto di donne che tornano a studiare da adulte, dopo aver abbandonato la scuola, per scelta o per obbligo, in gioventù.
Per la rubrica ARTE CINEMA MUSICA LIBRI il saggio “Economia Umana, La lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo”, dell’arcivescovo Domenico Sorrentino, viene presentato da Vincenzo Alessandro come un’opera di economia che funge da raccordo metodologico con le altre scienze sociali; Annamaria Iantaffi recensisce il romanzo di Wendy Holden, “Il maestro invisibile”, dedicato ad Alfred Hirsch, insegnante ebreo e omosessuale che costruisce nei campi di sterminio strutture per bambini dove coltivare la speranza e tentare di resistere emotivamente all’Olocausto. Il pezzo di Francesco Ottonello, che chiude la rubrica, è dedicato alla sinfonia numero 9 del compositore ceco Antonín Dvorak, mostrando come l’autore riesca a tradurre un’esperienza personale in una lingua universale.
Nella sezione GRANDI TEMI, dedicata alla tutela dell’ambiente, Elena Granata, docente universitaria, ci parla della costante ricerca di rinnovati “assetti d’aula” in grado di favorire la comunicazione e l’elaborazione dei contenuti insegnati; il Rapporto ASviS 2024 sull’Italia è al centro dell’articolo di Flavio Natale che denuncia un ritardo e un progressivo indebolimento del concetto di sostenibilità nel Belpaese rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Cosa accade quando si leggono le crisi climatiche dal punto di vista dei bambini e dei loro diritti fondamentali? Ce lo racconta Silvia Taviani, scoprendo che a pagare il prezzo più alto in termini ecologici sono proprio le generazioni meno colpevoli di crimini ambientali. Ulderico Sbarra chiude la rubrica e questo numero della rivista con la vignetta “Acque stagnanti”, dedicata all’inquinamento delle acque e alle sue ricadute nell’ecosistema.
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