Il sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti, in un’intervista rilasciata il 7 giugno al Corriere della Sera, parla del doppio lavoro che molti insegnanti svolgono essendo in possesso di abilitazioni per l’esercizio di libere professioni. Infatti, il sottosegretario afferma: “se sei un insegnante non puoi fare anche il geometra”. L’idea del Sottosegretario è quella di mettere i docenti davanti ad una scelta e ciò porterà anche ad una “capienza di spesa”.
A tal proposito si ricorda che in base alla normativa di riferimento (art. 508 D. L.vo n. 297/1994, art. 53 D.L.vo n. 165/2001, circ. Miur n. 497/2002, circ. Miur n. 1584/2005), per il personale della scuola è richiesta specifica autorizzazione da parte del dirigente scolastico sia per l’esercizio della libera professione (come tale si intenda quella per cui è prevista l’iscrizione a un albo professionale), sia per l’esercizio di attività retribuite temporanee e occasionali, compresi gli incarichi da parte di amministrazioni pubbliche, con l’eccezione di:
– collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili;
– utilizzazione economica da parte dell’autore o inventore di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali;
– partecipazione a convegni e seminari;
– incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate;
– incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo;
– incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita.
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