Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, starebbe valutando seriamente, assieme alle parti sociali, la proposta del settore turistico italiano di modificare il calendario scolastico: l’obiettivo è giungere ad una riduzione di 15 giorni delle vacanze estive, a beneficio di una settimana in più di pausa pasquale e un’altra in più durante l’anno.
A darne notizia è il vicepremier, oltre che ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli in occasione dell’assemblea di Federalberghi svolta l’8 maggio: Rutelli ha spiegato che tale riorganizzazione, con le vacanze meglio distribuite durante l’anno, vi sarebbero effetti positivi come la destagionalizzazione del turismo. Le famiglie, infatti avrebbero, maggiori possibilità di partire per le vacanze o di fare viaggi lontano da casa producendo non pochi benefici anche al settore delle imprese.
A darne notizia è il vicepremier, oltre che ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli in occasione dell’assemblea di Federalberghi svolta l’8 maggio: Rutelli ha spiegato che tale riorganizzazione, con le vacanze meglio distribuite durante l’anno, vi sarebbero effetti positivi come la destagionalizzazione del turismo. Le famiglie, infatti avrebbero, maggiori possibilità di partire per le vacanze o di fare viaggi lontano da casa producendo non pochi benefici anche al settore delle imprese.
“Ho iniziato la giornata – ha detto Rutelli – parlando con il ministro Fioroni di destagionalizzazione: l’obiettivo è avere una settimana in più di vacanze pasquali e una in più durante l’anno”. Il ministro Fioroni “ha preso l’impegno con me di concludere presto l’accordo con i sindacati: è in corso un negoziato con le parti sociali per trovare un’intesa sulla destagionalizzazione e sulla riorganizzazione del calendario scolastico. Un tema che tocca imprese e famiglie”.
Nei mesi scorsi viale Trastevere aveva già dato la netta impressione di prendere sul serio la proposto convocando una commissione di lavoro composta da esperti del ministero stesso, del Censis, delle Università, di Confcommercio, Confindustria, sindacati e operatori turistici. In tale occasione, per la prima volta, sono stati convocati anche i rappresentanti delle associazioni di genitori A.Ge, AGeSC e Cgd, le quali si sono sin dall’inizio si sono mostrate interessate a modifiche “sensate” del calendario tradizionale.