Anche Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’ANP, conferma ciò che ha dichiarato la ministra Azzolina a Repubblica.
Secondo quanto riporta l’Ansa, infatti, Giannelli afferma: “Stanno pervenendo a molti dirigenti scolastici atti di diffida privi di qualunque fondamento. Non ne conosco la matrice, so che sono stati compiuti molti sforzi, il governo ha investito molto, i presidi hanno lavorato tutta l’estate e non si può vanificare questo lavoro per deliranti richieste e sospetti di inadeguatezza del sistema scolastico. Non condivido le posizioni di coloro che minacciano i dirigenti per ricorso alle vie legali perchè non vogliono ci sia la ripartenza della scuola”.
Sulla polemica aperta dalla ministra Azzolina in merito alla scarsa collaborazione da parte sindacale, interviene Maddalena Gissi, segretaria nazionale di Cisl-Scuola: “Quanto ai sindacati che remano contro sono mesi che chiediamo al Governo e alla Ministra di remare con più vigore verso l’obiettivo di una riapertura in sicurezza delle scuole, obiettivo su cui bisognerebbe oggi concentrare attenzione e energia, senza alimentare polemiche fuori luogo. Sarebbe anche l’unico modo per evitare quelle tensioni cui la Ministra allude”.
Dello stesso tenore le parole della Flc-Cgil: “Le dichiarazioni della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sono grave errore comunicativo e, se non smentite grave errore politico. L’accusa di sabotare è destituita di ogni fondamento”.
Altrettanto secca la replica di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda: “Trovo sconcertante che chi guida il Ministero dell’Istruzione si esibisca in un violento ed immotivato attacco contro i sindacati, accusati di sabotare la riapertura delle scuole. Non si possono invertire i ruoli: ai sindacati spetta di denunciare ritardi ed inadempienze, a chi governa di dimostrare concretamente di svolgere il proprio ruolo con efficienza ed imparzialità”.
Per la verità nelle risposte alle domande dell’intervista pubblicata da Repubblica, la Ministra non usa il termine sabotaggio ma parla piuttosto di sindacati (o pezzi di sindacato) che remano contro o di “atteggiamenti che mirano a conservare potere e rendite di posizione nell’interesse non di tutti ma di alcuni”.
Vedremo nelle prossime ore se la Ministra vorrà intervenire per chiarire il proprio pensiero.
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