L’attrice romana Sabrina Ferilli, lo scorso 28 giugno, ha compiuto 60 anni. Per l’occasione ha raccontato qual è il suo sogno alla soglia di un tale importante traguardo. A quanto pare la Ferilli sogna di continuare a studiare. Ecco cosa ha detto a Vanity Fair, come ha riportato La Repubblica.
L’attrice immagina una sua seconda vita sui libri: “Mi iscriverei a Giurisprudenza. Ho fatto il classico e dei corsi para universitari di logopedia, ma vorrei la laurea”. La Ferilli ha parlato anche di scuola: “L’Italia ha livelli di analfabetismo e di abbandono scolastico preoccupanti, non è stato fatto nulla e la sinistra è stata al governo per tanti anni. Se non coltivi le nuove generazioni, la cultura, come fai a far crescere il Paese?”.
La conduttrice, insomma, fa parte di coloro, e sono molti, che aspirano ad avere successo a livello accademico dopo averlo ottenuto a livello professionale: basta pensare a Nole Djokovic, Alessandro dei Santi Francesi, Giulia De Lellis.
Anche tra le persone comuni molti riescono a riprendere gli studi in tarda età. Qualche settimana fa avevamo pubblicato la notizia della signora Franca Pietri, nata Carpi nel 1946, proclamata lo scorso 12 aprile dottoressa in Discipline delle arti, musica e spettacolo, con una tesi in Storia dell’arte medievale e una votazione di 101 su 110: dopo avere passato decenni a fare l’infermiera della Croce Rossa e l’assistente sanitaria nei consultori e negli ambulatori di Bologna, raggiunta la pensione si è iscritta e laureata al Dams dell’Alma Mater del capoluogo emiliano. Qualche giorno fa è arrivata la notizia del diploma di maturità raggiunto, sempre a 77 anni, da Antonio Pacifico di San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento.
Dopo avere lavorato una vita nei campi, il signor Pacifico si è iscritto all’istituto agrario “Medi” di San Bartolomeo in Galdo: “da studente avevo seguito le lezioni con assiduità e diligenza”, ha raccontato lo stesso Pacifico telefonando alla trasmissione ‘I Lunatici’ in onda su Rai Radio2. “Rimettermi a studiare – ha detto – era un sogno da ragazzo. Quando ho dovuto interrompere gli studi dopo le medie, venendo da una famiglia di agricoltori piuttosto povera, ci sono rimasto male. È rimasto un sogno che ho potuto realizzare da pensionato, quando lasciando l’azienda ai miei figli ho potuto frequentare questo corso con ottimi risultati. Pensate che oggi ho avuto la commissione che si è messa a piangere“, ha raccontato.
“Nella mia classe eravamo in 15, io ero il portabandiera con 77 anni. C’erano studenti dai 21 a 45 anni, una classe di adulti. Mi sono trovato benissimo, perché ero in mezzo ai giovani e ho appreso molto dalla scuola. Forse ho anche lasciato qualcosina, perché con l’esperienza, in una vita di lavoro, se ne acquisisce tanta”.
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