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Saccomanni: “Ogni Ministero dovrà trovare le risorse al proprio interno”

Alla vigilia del “ritiro” di fine settimana al quale parteciperanno tutti i membri del Governo, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni fa sapere che si potrà discutere di tutto, ma che il metodo sarà uno solo: ogni Ministero dovrà finanziare le proprie spese.
In altre parole questo significa che ogni forma di investimento dovrà avere come corrispettivo una minore spesa su qualche altro capitolo di bilancio dello stesso ministero.
Applicare questo metodo nella scuola vuol dire semplicemente che se si vorrà valorizzare la professionalità dei docenti, come ha detto nei giorni scorsi il Ministro Carrozza, bisognerà inevitabilmente tagliare su altre spese.
Poiché sulle spese di funzionamento delle scuole è impossibile intervenire in quanto sono ormai ridotte a pochi spiccioli la strada sembra obbligata: ritoccare ancora (al ribasso) gli organici intervenendo sull’unico segmento possibile e cioè i distacchi e gli esoneri.
D’altronde già l’estate scorsa, quando si discusse la legge sulla spending review, il numero dei distacchi per le attività a sostegno dell’autonomia scolastica venne ridotto e ci fu un l’intervento sui docenti inidonei che sollevò le proteste dei sindacati.
Questa volta potrebbe toccare agli esoneri totali o parziali per i docenti che svolgono la funzione di collaboratore del dirigente scolastico: lo scorso anno, in prima battuta, la legge sulla spending review conteneva appunto una norma in tal senso che all’ultimo momento venne eliminata.
Ma se il Ministro vorrà recuperare qualche risorse non avrà molte altre possibilità
Stessa sorte toccherà al fondo di istituto che potrebbe essere ulteriormente tagliato.
Altro capitolo dal quale si potrà attingere sarà quello del fondo creato dall’ex Ministro Profumo in cui sono confluiti, tra gli altri, gli stanziamenti della legge 440 per l’autonomia scolastica.
Adesso non resta che aspettare: a partire dalla prossima settimana si potrà capire in che modo il ministro Carrozza riuscirà a recuperare qualche risorsa per intervenire a sostegno della scuola.

Reginaldo Palermo

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