Una battuta venuta male, ma che ha scatenato un vespaio di polemiche.
L’ex ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, agli studenti della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, si è espresso così in merito all’alternanza scuola/lavoro: “Anche se non è successo realmente, credo sia cosa buona e giusta che i giovani vadano a friggere da McDonald’s nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro”.
Parlando di lavoro e di alternanza scuola-lavoro, l’ex ministro ha finito per parlare di McDonald’s e della frittura di patate nell’ambito delle politiche per favorire l’occupazione giovanile. “Non bisogna chiudersi nelle aule, ma apprendere anche nelle situazioni di compito. Non si apprende certo il calore di una macchina che frigge leggendo delle slide all’interno di un’aula”, ha proseguito Sacconi, così come riporta Il Tirreno.
Il Miur, nel 2016, ha raggiunto un accordo con Mc Donald’s: 30 mila studenti delle scuole superiori dovranno andare a lavorare presso la catena alimentare americana nell’arco di 3 anni, 2017-19, e imparare a servire hamburger e friggere patate.
Poco dopo è arrivata una rettifica da parte del presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi:
“Uno sciocco fraintendimento può rimbalzare da una parte all’altra e diventare odiosa verità. Intervenendo ad un seminario della scuola Sant’Anna di Pisa non ho certo esaltato “il calore della friggitrice” di un negozio McDonald ma più semplicemente sottolineato l’utilità di una “situazione di compito” al fine di realizzare una esperienza di risultato. L’alternanza scuola-lavoro non è un modo per imparare un lavoro ma è un metodo didattico utile ad apprendere tanto in aula quanto in ambiente lavorativo quelle attitudini e capacità che concorrono a fare una persona occupabile. Qualunque pratica lavorativa quindi, purché regolare, si rivela utile allo scopo. Anche la più umile”.
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