Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nel blog dell’Associazione amici di Marco Biagi, dice la sua sulla cosiddetta riforma della scuola: “Le riforme del governo Renzi sembrano sciogliersi come neve al sole. La prospettiva elettorale esalta le contraddizioni irrisolte nel Pd e le fragilità implicite nei provvedimenti. Dal Jobs act alla “buona scuola”. L’accordo tra il nuovo ministro e i sindacati sembra riportare alla tradizionale autoreferenzialita’ corporativa il nostro disastroso sistema educativo.
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Il parametro delle decisioni saranno gli insegnanti e non le esigenze educative tanto che i dirigenti-presidi paventano la eliminazione del loro potere di chiamata diretta, di ogni reale possibilità di valutazione, di erogazione di premi ai meritevoli. La stabilizzazione di massa “a prescindere” doveva essere il corrispettivo della fine della ricreazione permanente introdotta nella scuola dal nostro ’68 banalmente corporativo. La vera politica del lavoro per i giovani sta qui, nell’investimento educativo ma, ancora una volta, farà premio l’offerta sulla domanda”.
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