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SAESE: riconoscimento dei diritti morali sulla questione dell’Educazione Fisica nelle scuole primarie

La situazione dei docenti di Educazione Fisica nelle scuole primarie richiede un progetto stabile e completo. Il SAESE da anni si sta impegnando per ottenere risposte dal Ministero dell’Istruzione, argomentando con solide basi legislative e sociali le sue richieste. La questione risulta molto semplice: riconoscere l’attività che professionisti laureati in Scienze
Motorie hanno prestato, partecipando ai vari progetti CONI-MIUR (ora MI) sin dal 2010, come servizio abilitante. In altre parole, riconoscere il lavoro come tale. Queste pretese si fondano sia sulla direttiva 2005/36/CE, sul regime di riconoscimento delle qualifiche professionali, sia sulla sentenza del Consiglio di Stato che segue il criterio sostanzialista. Per il CDS, l’esercizio di un’attività “con il consapevole ed ininterrotto consenso dell’Amministrazione, comporti che si è
avuto in concreto affidamento” (Sez. VI, 17 febbraio 2010, n.889). Questo significa che i professionisti con una laurea in Scienze Motorie, avendo gestito le lezioni seppur in co-presenza, hanno effettivamente fatto lezione con i bambini della scuola primaria, dimostrando non solo di avere i requisiti ma anche di essere idonei allo svolgimento dell’attività.

Il SAESE, Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia, si è impegnato sin dal 2015 a fare da portavoce per questi professionisti: già ad ottobre 2015 chiedeva riscontri all’allora Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini. Nel 2016, ha proclamato vari scioperi, continuando a presentare il problema all’attenzione del MIUR senza ricevere risposta. Le maggiori testate riportano come solo quest’anno, precisamente da aprile 2022, il Ministero sia giunto finalmente a una decisione: un decreto del ministro Bianchi ha stabilito che anche le classi iniziali, da settembre, avrebbero avuto un docente di Scienze Motorie formato ad hoc. Ancora più di recente, il 9 settembre 2022, il Ministero ha pubblicato una circolare sull’insegnamento dell’Educazione Fisica nella scuola primaria e la situazione dei docenti, citando la legge 234/2021 per cui “il docente di educazione motoria nella scuola primaria è equiparato, quanto allo stato giuridico ed economico, ai docenti del medesimo grado di istruzione”. La circolare continua: “Ne consegue che i contratti a tempo
determinato, stipulati a fronte dell’esistenza di disponibilità orarie di insegnamento inferiori a posto intero, devono essere integrati con le ore di programmazione, adottando i medesimi criteri utilizzati per i docenti di scuola primaria.”

Il SAESE rivendica l’attribuzione di queste richieste, che porta avanti senza tregua ormai da 7 anni: le costanti lotte sindacali e l’impegno, volto a riconoscere il giusto valore al lavoro di docenti qualificati, hanno consentito di attirare l’attenzione sul problema della sanatoria e di raggiungere finalmente un risultato. Il sindacato è stata la prima associazione a parlare della questione Educazione Fisica nella scuola primaria. Richiede quindi al Ministero dell’Istruzione di riconoscere, anche tramite un comunicato stampa, il ruolo del SAESE, la paternità delle richieste, i risultati ottenuti grazie al sindacato stesso e i diritti morali sulla questione.

SAESE (Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia)

Redazione

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