L’8 febbraio si celebra in tutto il mondo il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea.
L’appuntamento, accompagnato dal consueto slogan “Together for a better Internet”, prevede un fitto programma di iniziative organizzate dal Ministero dell’Istruzione, coordinatore del progetto “Generazioni Connesse”, il Safer Internet Centre, Centro italiano per la sicurezza in Rete. L’evento nazionale si è tenuto al Ministero, alle ore 10.00, e ha visto la partecipazione del Ministro Patrizio Bianchi.
L’intervento del ministro Bianchi
Bianchi: “Il mondo digitale non è la Dad, quella è stata l’emergenza. Il digitale è molto di più, non è chiudere la scuola, ma aprila. Ragazzi di diversi paesi che condividono un progetto di studio, di vita. Il digitale non è solo lo sguardo o la voce, ma anche lavorare sulla parola, sul segno, sulla grafica. L’invito è usare gli strumenti per aprire di più, per fare progetti che prima non si potevamo fare anche con persone che sono lontane”.
E sulle digital skills afferma: “Le competenze digitali non sono soltanto le capacità di conoscere uno strumento ma è più senso di responsabilità. Navigare significa saper fare, sapere dove andare, saper governare la barca, avere proprio la cittadinanza digitale. E la scuola ti da un brevetto per navigare nell’epoca in cui sei. Per aprire la mente al punto tale da usare tutti questi strumenti, devi avere un di più di responsabilità e questa responsabilità te la da solo la scuola.”
E conclude: “Le parole sono pietre. Su internet a volte si usano delle parole così, leggermente. Invece la scuola deve insegnare che ogni parola conta. Internet deve unire e non dividere”.
“Il digitale è un’opportunità per realizzare i diritti di bambini e ragazzi: dall’istruzione al gioco, dalla socialità al diritto di esprimersi” –, ha dichiarato la Garante dell’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti. “Ma può rappresentare anche una serie di rischi. Primo tra tutti, quello di restarne esclusi: una condizione che non solo può accentuare le disparità, ma crearne di nuove. E proprio alla prevenzione dei pericoli che possono venire dalla Rete e dall’uso che se ne fa si occupano iniziative come il Safer Internet Day. Uno di questi pericoli, a cui si può essere esposti sia come autori sia come vittime, è quello delle diverse forme di prevaricazione e vessazione realizzate per mezzo della Rete: per ricordarlo a tutti, proprio ieri, si è celebrata la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo”, ha aggiunto. “La risposta più importante ai rischi della Rete risiede nella consapevolezza di adulti e ragazzi. Per questo occorre investire nell’educazione digitale: l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza lo farà a partire dai più piccoli, con un’iniziativa destinata ai bambini della primaria, e lo farà pure contribuendo a campagne di sensibilizzazione e alla definizione di linee guida per i gestori, assieme ad altre autorità e istituzioni”.
Sul ruolo strategico della scuola è intervenuta, inoltre, la Capa del Dipartimento Educazione di Save the Children, Francesca Bilotta: “Le e-policy promosse da Generazioni Connesse rappresentano, in questa prospettiva, un valido strumento a servizio della scuola. Fondamentale, inoltre, è il ruolo attivo degli studenti, nella definizione delle stesse e nell’azione educativa tra pari volta a contribuire alla comprensione del mondo digitale.”
“Il tempo che bambini e ragazzi trascorrono in Rete è aumentato durante il periodo della DAD e della DDI, ma c’è una maggiore consapevolezza dei rischi online”, ha sottolineato Daniele De Martino, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e della Comunicazione.
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