“La Giunta regionale si attivi concretamente e senza fare demagogia politica per risolvere il problema che lo stesso governo Pd ha creato a migliaia di insegnanti campani”.
Sono le dure le parole del consigliere regionale del MoVimento 5 stelle Gennaro Saiello.
“I docenti campani e quelli meridionali a seguito delle riforme messe in atto dal governo Renzi sono stati trasformati in precari deportati ingiustamente nelle regioni del Nord, lontano dagli affetti familiari e del proprio territorio. Quello che prima si poteva chiamare stipendio oggi serve a queste persone solo per coprire le spese di viaggio e di locazione”.
“Nel silenzio assordante di chi governa da oltre un anno ci stiamo battendo per porre fine a questa ingiustizia – continua Saiello – stando fianco a fianco con i docenti, formulando delle proposte e cercando ripetutamente di portare la loro voce in Consiglio regionale”.
“Lo scorso 3 maggio riuscimmo a far approvare all’unanimità la nostra mozione sull’applicazione del ‘Tempo Pieno’ una misura fondamentale per allineare la nostra Regione a quanto accade nelle scuole del Nord e soprattutto necessaria ai fini occupazionali e didattici. Ma la nostra battaglia non è finita lì”, continua il consigliere.
“Il 2 agosto insieme alla delegazione di insegnanti abbiamo incontrato l’assessore Fortini per chiederle di mettere in atto gli impegni presi in Consiglio regionale proprio sull’applicazione del tempo pieno”.
“Assurdo – segnala Saiello – che a distanza di mesi questa Giunta non abbia fatto ancora nulla di concreto, tante chiacchiere, tanto politichese ma pochi fatti. Ora si prospetta un incontro con il Ministro – conclude il consigliere regionale – mi auguro non sia l’ennesimo tentativo per perdere altro tempo, ormai l’inizio dell’anno scolastico è alle porte, servono fatti. Parallelamente all’applicazione del tempo pieno, in Campania e nel Sud Italia è necessaria una misura straordinaria per il reintegro di questi insegnanti, ogni altra soluzione è solo un modo per giocare ancora sulla pelle di migliaia di persone”.
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