“Il Concorso Straordinario per gli insegnanti di religione è ormai nella fase operativa avanzata. Adesso sta alle regioni l’organizzazione della prova concorsuale straordinaria – riferisce Mariangela Mapelli Segretaria del SAIR – i tempi variano da regione a regione, basti pensare che solo oggi, 4 ottobre in una delle regioni con il maggior numero di docenti di religione precari, il Piemonte, si chiudono le candidature alla presidenza delle commissioni e a commissari” conclude Mapelli.
Il SAIR, Sindacato Autonomo Insegnanti di Religione, federato alla FENSIR in questi due anni dalla sua “rinascita” ha più volte sottolineato la necessità di una procedura veloce per la stabilizzazione degli insegnanti di religione e non ha lasciato occasione per affermare che non sono necessari tempi biblici per l’organizzazione delle commissioni e della stessa procedura che consiste in una prova metodologico didattica della durata massima di 30 minuti.
“Ci ritroviamo davvero ad un punto di arrivo ma allo stesso istante il tempo sembra essere immobile – afferma Giuseppe Favilla, segretario generale della Fensir – Immobile agli occhi di chi come il sottoscritto e altri 13mila incaricati di religione aspettano da troppo tempo la risoluzione del loro precariato. Anche per me che conosco l’iter e ho toccato con mano la lentezza della macchina burocratica, l’attesa dell’inizio delle prove è diventata snervante, ma non per questo non mi rendo conto della realtà e del continuo stato di “emergenza” a cui sono sottoposti gli uffici regionali” conclude Favilla.
Quale sarà il compito delle Regioni e delle Commissioni? Proviamo a tracciare un iter procedurale di massima:
Sarà compito degli USR suddividere il contingente assegnato assegnato proporzionalmente nelle diocesi della regione, così previsto dalla legge 186/2003.
La domanda sorge spontanea: entro il 31 agosto 2025 saranno pronte le GMR? In alcune regioni di certo più velocemente, in altre si dovrà aspettare.
Il Fensir SAIR vigilerà affinché la procedura regionale inizi e velocemente si concluda. “D’altronde abbiamo dovuto diffidare il MIM lo scorso 30 aprile e il 29 maggio, nei trenta giorni successivi il Ministro Valditara firmava i bandi e il 3 giugno venivano aperte le istanze. Dovremmo procedere ancora con una diffida nei confronti degli USR più lenti? Non vogliamo aprire fronti di scontro, ma non c’è più tempo di aspettare nella risoluzione almeno di un terzo del precariato endemico dei docenti di religione” Conclude Favilla.
LA REDAZIONE
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