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SAIR: il 30% di precariato previsto dalla legge 186/2003 deve essere ripensato, così anche il vincolo della mobilità orizzontale

Soddisfatti della pubblicazione del primo concorso ordinario per gli insegnanti di religione, ma il 30% dei posti stabili a tempo determinato della legge 186/2003 deve essere ripensato e modificato a beneficio del personale che ancora aspetta il ruolo” afferma Giuseppe Favilla segretario della Fensir, Federazione a cui il SAIR è parte integrante.

I due concorsi ordinari uno per l’infanzia/primaria e uno per la secondaria di primo e secondo grado, secondo quanto previsto dal bando prevede una manciata di poste per le quasi 200 diocesi e 18 regioni. In alcune regioni: “I colleghi concorreranno per 1 solo posto a livello regionale, come la Campani e la Calabria, mentre in Basilicata addirittura nessun posto” commenta Mariangela Mapelli segretaria del SAIR.

La legge 186/2003, che è a fondamento di tutte le procedure concorsuali e le determinazioni legislative che si sono susseguite fino al 2023, passando dall’art. 1bis della legge 159/2019 hanno solo mitigato il precariato, nei fatti ancora moltissimi colleghi con anni di insegnamento alle spalle dovranno attendere per ottenere quanto loro spettante.

“La legge 186/2003 contiene delle criticità non indifferenti soprattutto per il rispetto e la parità dei lavoratori. Non abbiamo solo il 30% riservati a contratti a tempo determinato che creano precariato, ma anche l’impossibilità di un docente di ruolo di poter transitare, così come avviene per chi ha più abilitazioni su altre discipline, da religione a lettere, matematica o filosofia. È corretto che chi ha un titolo ecclesiastico debba avere l’idoneità per accedere a religione, ma è incomprensibile il motivo per cui un docente di religione, che ha superato procedure concorsuali ordinarie e straordinarie, in possesso di abilitazione in altre discipline o insegnamenti non possa usufruire della mobilità professionale come tutti gli altri docenti. La norma va cambiata, è un fatto di giustizia ed equità!” conclude Favilla.

Il contratto sulla mobilità (trasferimenti) prevede una quota di solito intorno al 10% dei posti rimasti liberi, per i passaggi di ruolo, ad esempio dalla primaria alla secondaria o di cattedra, ad esempio dalla A018 alla A012. Requisito indispensabile naturalmente essere in possesso della relativa abilitazione all’insegnamento. Come ogni altro docente è possibile trovare anche tra i docenti di religione personale qualificato anche per l’insegnamento di altre discipline o su posto comune della scuola dell’infanzia e primaria. Vincolare un docente di ruolo di religione ad una mobilità professionale solo all’interno del proprio insegnamento non rispetta il diritto di ciascuno di far valere quanto in suo possesso.

Il Fensir SAIR sta valutando l’opportunità di procedere, in occasione della prossima mobilità, per chi Insegnanti di religione di ruolo, in possesso dell’abilitazione su posto comune o su una classe di concorso, con dei ricorsi pilota. Puoi già scrivere a segreteria@nuovosair.it per manifestare il tuo interesse.

La Redazione Fensir

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