Nella puntata del 29 ottobre de “La Fisica dell’Amore“, programma condotto dal professore di fisica Vincenzo Schettini, volto del progetto editoriale “La Fisica che ci piace” su Rai2, è stato ospite il cantante Sal Da Vinci, che negli ultimi mesi è diventato virale su TikTok con la canzone “Rossetto e caffè“.
Ecco le sue parole sulla sua esperienza a scuola: “Ho iniziato da piccolo a lavorare in teatro con mio papà. Non ho mai aperto un libro, ascoltavo e ripetevo. Ho fatto la primina. Dalla terza elementare in poi non riuscivo a conciliare scuola e lavoro e i miei genitori mi iscrissero in una scuola privata. Entravo alle dieci del mattino, uscivo intorno all’una e scappavo in teatro”.
“I ragazzi sono più preparati di noi”
L’artista figlio d’arte, 55 anni, nato a New York, ha voluto completare gli studi a tutti i costi: “Ho vissuto il mondo degli adulti troppo in fretta, ero troppo impegnato. Mi fermai al secondo anno, ma volevo terminare gli studi. Nel 2009, a quarant’anni ho partecipato al Festival di Sanremo. La notte studiavo e il giorno dopo c’era la mia esibizione e la promozione”.
“I ragazzi sono più preparati di noi per il futuro, ma noi li ascoltiamo poco, è un grave errore. Ragazzi, fate quello che è più giusto per voi, perseverate i vostri sogni, non vi fate abbindolare dalle strade facili, ognuno di noi nella vita le cose se le deve conquistare”, questo il suo messaggio ai giovani.
Massimo Ghini: “Vengo da una scuola nozionistica in cui però ci facevano studiare, i miei figli non sono preparati”
Secondo l’attore Massimo Ghini i ragazzi di oggi, almeno dal punto di vista delle nozioni, non sono più preparati degli adulti. Ecco le sue parole di qualche settimana fa: “Io rispetto ai miei figli per preparazione sembro un professore di filologia romanza. Io ho solo una laurea ad honorem e solo la maturità. Ma quando dico una cosa ai miei figli vedo che non sono preparati o vanno su Wikipedia. Io vengo da una scuola nozionistica in cui però ci facevano studiare. La differenza di preparazione culturale è enorme”.
Infine anche alcuni aneddoti sui suoi anni tra i banchi: “Io sono stato bullizzato. Poi sono finito in collegio dopo aver dipinto il soffitto del bagno della scuola. Ho capito la lezione. C’è stato un docente che mi ha letteralmente indirizzato verso il mestiere di attore. Insegnava lettere e ci portava a teatro”, ha concluso.