Il personale di Montecitorio conta in tutto 1.491 dipendenti a cui bisogna aggiungere il segretario generale e altri due vice, per un toltale complessivo dunque di 1.494 persone, ed è diviso in cinque livelli retributivi, legati alla “complessità del lavoro, alla sfera di autonomia e alle connesse responsabilità”. In pratica il personale della Camera è così composto:
176 consiglieri parlamentari;
4 interpreti e traduttori;
288 tra documentaristi, tecnici e ragionieri;
397 segretari parlamentari;
156 collaboratori tecnici;
411 assistenti parlamentari;
59 operatori tecnici.
A livello di retribuzione il meglio pagato è il segretario generale che già al momento dell’assunzione riceve 406.399,02 euro l’anno, seguito a poco più di 100mila euro di distanza dai suoi due vice, a quota 304.847,29 euro. Costoro subiscono pure regolari aumenti biennali del 2,5 per cento.
Se questi stipendi vengono rapportati a quello di un dirigente scolastico si colgono le differenze. Infatti mediamente il netto teorico mensile per i dirigenti è per lo più pari a 3.700/4.000 euro mensili, che corrispondono orientativamente a 48.000/50.000 euro netti l’anno: un abisso.
Discorso diverso invece per un barbiere o un falegname della Camera, i cosiddetti “Operatori tecnici”, che possono guadagnare alle soglie della pensione oltre 136mila euro l’anno, mentre hanno una retribuzione d’ingresso di 30.351,39 euro, ma possono guadagnare oltre 50mila euro dopo 10 anni, oltre 89mila dopo il 20° anno, oltre 121mila dopo il 30° anno, oltre 127mila dopo il 35°, per volare sopra i 136mila euro dopo il 40° anno di attività.
Riportando il confronto con un docente, il suo stipendio al culmine della carriera è di 2.200 euro netti circa al mese , mentre un supplente collocato nella fascia più bassa delle posizioni retributive raggiunge 1.318 euro netti al mese per “eventuali” tredici mensilità. Se si considera la posizione di chi è invece assunto a tempo indeterminato, la posizione più bassa per i docenti di ruolo della scuola superiore di secondo grado prevede una retribuzione netta mensile (per tredici mensilità) di 1.617 euro.
Vediamo invece che il primo stipendio dei commessi parlamentari è a quota 34mila euro l’anno, ma i cui avanzamenti economici sono identici a quelli degli operatori tecnici, per cui possono raggiungere anche oltre i 136mila euro dopo 40 anni di attività.
Ma alla Camera ci sono pure i tecnici per le riprese video che partendo da poco più di 30mila euro l’anno per i neoassunti, possono raggiungere oltre i 61mila euro già dopo il decimo anno, oltre gli 101mila dopo il 20° anno, oltre 136mila dopo il 30° anno, oltre 145mila dopo il 35° anno di attività, per svettare sopra i 152mila euro dopo quarant’anni di attività.
Poi ci sono i documentaristi e i ragionieri di Montecitorio che hanno uno stipendio di ingresso di poco meno di 40mila euro, ma possono giungere dopo 40 anni di attività a 237mila euro.
I consiglieri parlamentari, i funzionari cioè della Camera dei deputati, partono da una retribuzione di ingresso di oltre 64mila euro per arrivare dopo 10 anni a circa 145mila euro e dopo venti passare a oltre i 228mila. Dopo trent’anni di anzianità si possono portare a casa 318mila euro, dopo i 40 anni svettano a 358mila euro.
Nel recente articolo di Gabriele Ferrante (Imparare poesie a memoria: esercizio inutile o ‘talismano…
Sui provvedimenti relativi alla scuola nella Legge di Bilancio 2025 è positivo il giudizio del…
Quanto vale la dignità di un docente precario? Evidentemente per lo Stato non vale molto.Non…
Nei bandi dei concorsi PNRR per docenti, una delle novità, oltre alla mancata prova preselettiva…
Oggi è un giorno particolare, il giorno della natività del Signore, simbolo di rinascita, ma…
A Milano, grazie alla collaborazione tra Università di Padova e Fondazione Carolina e al contributo…