Categorie: Politica scolastica

Sale giochi vicino a scuole e parrocchie, è ora di finirla

 

È ora di finirla con la presenza di sale giochi in aree “sensibili”, dove sono collocate scuole e parrocchie. A chiederlo, l’11 agosto, è stato presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Marino (Pd), attraverso un’interrogazione parlamentare sull’argomento inviata il ministro dell’Economia Padoan e al ministro dell’Interno Alfano: Marino prende spunto dall’apertura “dell’ennesima sala giochi VLT a Torino, in corso Racconigi, in un luogo sensibile del quartiere in quanto collocato tra una parrocchia e due scuole”. “L’insediamento di una sala giochi in una via ad alta densità abitativa – afferma il parlamentare democratico – ed in prossimità di due luoghi di aggregazione frequentati soprattutto da minori, è l’ennesima dimostrazione dell’assoluta necessità di fare chiarezza normativa su un tema che ha dirette ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica della città”.

“Anche per evitare la crescente proliferazione di questi fenomeni – continua Marino – la commissione parlamentare che presiedo” insieme con la commissione Finanze della Camera “ha concordato l’inserimento di un passaggio chiave all’interno della legge cosiddetta di delega fiscale” per “garantire” che i comuni prima di autorizzare le sale giochi “tengano conto di parametri di distanza da luoghi sensibili e da zone interessate da ingente traffico”. “Continuerò ad impegnarmi personalmente, per quanto di mia competenza – conclude il senatore – affinché con l’emanazione del decreto attuativo dell’articolo 14 della delega fiscale si fornisca una disciplina omogenea”.

Vale la pena ricordare che lo Stato ricava dalle sale giochi percentuali non indifferenti. Con proventi che a fine anno costituiscono somme stratosferiche. Il prezzo da pagare, alla lunga molto alto, è però anche quello della devianza di tanti cittadini. Soprattutto quelli più giovani, che anziché andare a scuola si recano in gruppo nelle sale giochi.

 

Alessandro Giuliani

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