Il Mattino pubblica la notizia, aggiungendo che “è fuga da una scuola che, forse, non riesce più a intercettare gli stimoli di docenti, ormai, troppo in là con gli anni”.
E sarebbe pure partita una ondata di istanze di richiesta di allontanamento «temporaneo» e in alcuni casi «definitivo» da quelle cattedre ricoperte per anni da insegnanti e prof che si sono spesi per l’accrescimento delle qualità formativa degli studenti salernitani. Pendolari, anziani e talvolta con decenni di carriera alle spalle. Ma che oggi non ce la fanno più a proseguire. Il caso dei cinque insegnanti che hanno richiesto lo status di docenti-inidonei è stato analizzato nei mesi scorsi e ha trovato il definitivo via libera amministrativo.
Un trend che ha accesso evidentemente una spia rossa analizzata con attenzione da settimane. «Lavorare stanca, oggi il mestiere è diventato più logorante – ammette un funzionario del provveditorato – e questo accade in particolare nei primi cicli dell’istruzione».
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E il fenomeno va analizzato ancora più attentamente se si raffrontano i casi analizzati negli anni scorsi: nell’anno scolastico 2013-2014, scrive sempre Il Mattino, sono stati «solo» 3 i procedimenti di idoneità professionale passati al vaglio della amministrazione scolastica, mentre l’anno precedente se ne contavano appena due. Quindi si evince chiaramente come il picco degli esoneri dalla cattedra sia in netta ascesa a partire dall’attuale anno scolastico. «Stiamo chiaramente riscontrando questo fenomeno – ammette Renato Pagliara, provveditore scolastico – è una novità rispetto agli anni passati». Stanchezza professionale o semplice dato fisiologico? Secondo gli addetti ai lavori è il sintomo di difficoltà di una categoria in affanno, forse per l’elevato livello di anzianità di servizio a cui si aggiunge un inadeguato turnover professionale. Tutto questo in una provincia dove l’età media dei docenti di ruolo è di 52 anni e il circa il 10% dei precari nelle graduatorie ad esaurimento sfiora i 55 anni di età.
Per quanto riguarda i docenti inidonei all’insegnamento, la nota 7749 del Miur dell’1 agosto 2014, chiarisce che il personale docente, nell’anno scolastico nel corso del quale viene dichiarato permanentemente inidoneo per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, può, in attesa di transitare nei profili professionali di assistente amministrativo e tecnico del ruolo Ata, continuare ad essere utilizzato per lo svolgimento di attività connesse all’attuazione del piano dell’offerta formativa.
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