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Salone del Libro, Barbero: “Storia e filosofia sono ancora insegnate dallo stesso docente, ma sono due cose diverse”

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Lo storico e ormai ex professore universitario Alessandro Barbero è stato ospite, ieri e oggi, del Salone del Libro di Torino. Durante un incontro con alcuni studenti di scuola superiore lo scrittore ha parlato dell’insegnamento della storia e della filosofia e dei relativi docenti.

Due docenti diversi per storia e filosofia?

“Storia e filosofia sono ancora insegnate dallo stesso docente, come nell’illusione della riforma Gentile, secondo cui si possono mettere insieme le due cose. La riforma dava il primato alla storia e pensava che della filosofia si dovesse insegnare la storia. Non so quanto percepite se il vostro docente è laureato in storia o filosofia, l’approccio di solito cambia molto. La filosofia è una cosa diversa dalla storia”, queste le parole di Barbero, che probabilmente preferirebbe che a scuola ci fossero due docenti diversi per le due discipline.

Barbero, perché ha successo tra giovani?

Barbero, lo ricordiamo, è amatissimo dai giovani. La sua lezione pubblica su “Federico II tra storia e leggenda” a Napoli, organizzata nell’ambito delle Giornate di Divulgazione di F2Cultura per le celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo Federico II ha riscosso grandissimo successo, soprattutto tra i giovani, cosa che potrebbe risultare curiosa per qualcuno visto l’argomento poco “social” della lezione.

C’è stata una vera corsa al biglietto, che ha addirittura spinto gli organizzatori a spostare la sede dell’evento dal teatro Mercadante al San Carlo, più capiente. “Il successo tra i giovani? So di averne e ne sono orgoglioso, certo tanto entusiasmo in questa occasione non me lo sarei aspettato. Federico II si porta bene questi 800 anni, mi sembra giovanissimo ancora. È fondamentale per tutta l’Italia. Nel Medioevo, che non era affatto tenebroso, l’Italia ha raggiunto dei vertici di civiltà che poi si è dimenticata. Proprio in quel Medioevo che una città come Napoli ha bisogno di guardare indietro per riscoprire cosa vuol dire essere all’avanguardia”, ha detto ai microfoni di NapoliToday.