Salta il governo M5S-Lega, lo spread aumenta e il tema delle pensioni rischia di essere accantonato per alcuni mesi. Aveva fatto discutere il meccanismo quota 100, cioè la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni dei contributi è almeno pari a 100.
La scuola sarebbe stata direttamente coinvolta, visto che i docenti interessati sarebbero stati 104 mila, il 400% in più rispetto alla legge promulgata dal governo Monti nel 2011.
Il dato non teneva conto di quanti potrebbero chiedere di cessare anticipatamente dal servizio ricorrendo all’Ape sociale, all’Ape volontaria o all’opzione donna o alle norme sui precoci e sui lavori usuranti.
La reintroduzione del regime delle quote aveva riscosso successo tra gli insegnanti e il personale Ata. Uscite importanti, con le quali si sarebbe potuto creare lo spazio per sostanziose immissioni in ruolo nell’immediato futuro.
Invece, adesso è tutto sfumato. Almeno per ora.