Le dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno aperto la crisi di governo che dovrebbe trovare una soluzione nel giro di qualche giorno.
Chi prenderà il posto di Renzi a Palazzo Chigi? Sarà Pier Carlo Padoan, Piero Grasso o Graziano del Rio, questo lo sapremo a breve, tuttavia il nuovo governo non entrerà effettivamente in carica prima della prossima settimana.
Infatti nelle segreterie nazionali dei Sindacati della scuola, che erano stati convocati dal Miur il 7 dicembre 2016 per un incontro politico sulla mobilità 2017/2018, è arrivata la notizia ufficiosa che l’incontro è stato annullato a causa della crisi di governo.
Si attende solo l’ufficialità dell’annullamento di tale incontro che presumibilmente verrà richiesto e fissato dal ministro dell’istruzione del nuovo governo.
Intanto i sindacati, soprattutto la Flc Cgil, vede la possibilità all’orizzonte di trovare una soluzione politica per superare i nodi imposti dalla legge 107/2015 sulla mobilità.
Il nuovo governo e il nuovo ministro dell’Istruzione, che sarà una figura completamente diversa, politicamente e carismaticamente, dall’On. Stefania Giannini, sarà disponibile ad accettare di derogare la legge 107/2015 sulla questione dei trasferimenti su scuola e non più su ambito territoriale, in base agli accordi presi il 30 novembre 2016 con l’intesa sul rinnovo del Contratto del pubblico impiego?
Bisognerà attendere la nascita del nuovo governo e la nomina del nuovo inquilino di viale Trastevere, per capire come si concluderà la questione del Contratto della mobilità 2017/2018 della scuola, che per adesso vede incombere la titolarità su ambiti territoriali per tutti coloro che faranno domanda di mobilità.