Il 9 settembre nell’articolo pubblicato sul sito de La Tecnica della Scuola dal titolo “Il Miur esce allo scoperto sul concorso per presidi annullato in Lombardia“ si faceva riferimento a due esplicite richieste fatte al Ministro Profumo.
Infatti, nell’articolo si diceva: “Le mosse richieste al Ministro, che ieri ha incontrato una delegazione degli aspiranti dirigenti scolastici risultati idonei al concorso cancellato, in sostanza sono due, la prima nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la decisione anche nella sentenza di merito, è quella di confermare l’idoneità degli aspiranti dirigenti scolastici inseriti nella graduatoria di merito finale con una prova orale. La seconda è quella di chiedere un anticipo di un mese al Consiglio di Stato”.
Se fosse stata mantenuta la seconda richiesta, quella dell’anticipo di un mese al Consiglio di Stato, il giudizio del CdS sarebbe già stato formulato il 20 ottobre, ovvero quattro giorni fa. Questo non è successo, e con molta probabilità la sentenza tanto attesa rimarrà fissata, come da calendario, il prossimo 20 novembre. Certo all’inizio del mese di settembre nessuno poteva ipotizzare quello che sarebbe accaduto a distanza di un mese e mezzo con le indiscrezioni sul capitolo scuola nella legge di stabilità. Possiamo solo dire che i problemi sulla scuola si accavallano gli uni con gli altri, creando un clima di nervosa attesa.
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