L’attenzione del mondo della scuola è rivolta alla maturità e alla possibilità di effettuare l’esame in presenza il 17 giugno. Si lavora a questa possibilità per più di 500mila studenti. Ci sono, però, anche tanti altri alunni, soprattutto quelli della scuola dell’infanzia e primaria, che meritano grande attenzione. Forse è giunto il momento di parlarne.
Su Avvenire interviene il pedagogista, professore all’Università Cattolica, Pierpaolo Triani: “Ci sono momenti come quello di salutare le maestre o visitare una nuova scuola che si stanno perdendo per via del Covid. Momenti importanti sia per gli alunni, ma anche per gli stessi docenti”.
“Il fatto di non potersi incontrare, di non poter celebrare tutti insieme questi passaggi è un’esperienza che questa generazione si porterà dietro – riprende l’esperto –. Per questo diventa ancora più importante trovare le forme più adatte, compatibilmente con le misure di protezione, per enfatizzare comunque questi momenti. Soprattutto per i bambini più piccoli, l’insegnante dovrà studiare un saluto personalizzato, su misura per ciascun alunno. Perché è importante che ogni bambino si senta salutato dagli insegnanti, ma è altrettanto importante che ciascun alunno possa a sua volta salutare”, aggiunge Triani.
Ogni età ha il suo rito con la sua importanza. L’accompagnamento da una scuola all’altra dovrà essere dunque più attento e studiato.