Un docente di storia e filosofia di un istituto superiore di Roma è nei guai: ci sono alcuni video e foto che lo ritraggono mentre si comporta in maniera assolutamente fuori luogo. Lo riporta Il Corriere della Sera. Gli studenti, solo dopo la maturità e grazie anche al supporto dei genitori, hanno trovato il coraggio di denunciare l’accaduto.
La ricostruzione dei fatti
In una delle foto il professore sarebbe stato ritratto insieme a un ragazzo riverso sulla cattedra, mentre sembrerebbe mimare un atto sessuale. In un altro scatto il docente è in mezzo a un gruppo di studenti, due dei quali fanno il saluto romano.
A quanto raccontano gli studenti ci sarebbero anche dei video in cui il prof. parlerebbe di quando era studente e guardava i “pornazzi”. Ma non finisce qui, il prof sarebbe accusato anche di razzismo: a uno studente d’origine filippina avrebbe chiesto quando sarebbe andato a pulire casa sua, mentre una ragazza di origine egiziana sarebbe spesso stata spostata al primo banco.
L’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ha avviato un’indagine interna. “Siamo profondamente rammaricati e preoccupati per quanto riportato, poiché comportamenti razzisti e omofobi sono inaccettabili e in netta contraddizione con i valori di inclusività – spiega l’ufficio in una nota- la nostra priorità è garantire un ambiente educativo sicuro e rispettoso per tutti gli studenti”.
“La Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ribadisce il suo impegno nel combattere ogni forma di discriminazione e nel promuovere un clima scolastico inclusivo. Qualsiasi comportamento che violi questi principi sarà affrontato con la massima serietà e determinazione – prosegue la nota – Concludiamo esprimendo il nostro sostegno agli studenti e alle famiglie coinvolte, assicurando loro che lavoreremo incessantemente per ristabilire un ambiente educativo sereno e rispettoso dei diritti di tutti”.
Le reazioni
Immediate le reazioni della politica. “A Roma si sarebbe verificato l’ennesimo episodio inquietante all’interno di una scuola, con un docente noto per definirsi di estrema destra che avrebbe messo in atto comportamenti incompatibili con il suo ruolo. Chiediamo a Giuseppe Valditara di inviare gli ispettori e faccia piena luce su questa vicenda almeno con la stessa solerzia che ha dimostrato in altri casi. O forse esprimere atteggiamenti discriminatori, razzisti e fascisti non è per lui grave e non merita un intervento?”. Così gli esponenti del M5s in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato.
“Suscitano indignazione e sgomento gli episodi accaduti alla scuola Pirelli di Roma dove un docente si è reso protagonista di insulti omofobi e razzisti, comportamenti volgari e atteggiamenti fascisti. La stampa ricostruisce un quadro inaccettabile e incompatibile con i valori su cui si fonda il sistema d’istruzione. La scuola è il luogo della democrazia dove le ragazze e i ragazzi imparano i principi costituzionali di libertà e uguaglianza su cui si fonda la nostra Costituzione: non ci può essere alcuno spazio per insegnanti che inneggiano al fascismo o discriminano gli studenti. La priorità dei docenti deve essere quella di garantire un ambiente scolastico sicuro e rispettoso di tutte le differenze. E’ importante che l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio abbia avviato un’indagine interna, ma aspettiamo un intervento e parole chiare da parte del Ministro Valditara”. Lo scrive in una nota Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd in Commissione Istruzione al Senato, come riporta Ansa.
“Quanto accaduto in una delle classi succursali dell’Istituto superiore Pirelli di Roma è grave e inquietante: atteggiamenti fascisti, episodi discriminatori, omofobi e razzisti nei confronti di alcuni alunni e comportamenti inappropriati (fino a mimare un atto sessuale) da parte di un docente. Atteggiamenti di una tale gravità che hanno costretto alcuni genitori a fare una denuncia alla dirigente scolastica”.
Lo scrive in una nota Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd. “L’insegnante, secondo quanto riferisce la stampa, si è sempre dichiarato di estrema destra, penalizzando con voti bassi, stando alle denunce emerse in queste ore, chi non lo assecondava. L’ennesimo schiaffo a famiglie e ragazzi: parliamo di gesti contrari ai valori della nostra Costituzione e alla missione educativa dell’insegnamento. Crediamo che il Ministro debba fare le necessarie verifiche e dare delle spiegazioni: per questo presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione”, aggiunge la parlamentare. “Riteniamo giusto che l’Ufficio scolastico regionale del Lazio abbia avviato un’indagine interna. Chiediamo di sapere se erano stati già segnalati episodi analoghi, come si intenda intervenire e quali provvedimenti saranno presi. Siamo certi che il Ministro, sempre solerte ad intervenire, non sottovaluterà questo intollerabile episodio. Aspettiamo una sua risposta in tempi rapidi”, conclude.
“È davvero scandaloso che nella scuola, prima palestra per la convivenza nella società civile al di fuori della famiglia, si verifichino delle esternazioni di stampo fascista, accompagnate persino da dichiarazioni razziste e omofobe, da parte di un professore, che dovrebbe invece essere l’autorevole punto di riferimento dei principi democratici di tolleranza e pluralismo quali valori alla base della nostra Costituzione e della nostra Repubblica. Un comportamento che, sommato ad altri recenti episodi simili, ancora più gravi, di aggressioni e attacchi di stampo fascista, si spera non sia indicatore di un certo lassismo da parte di alcuni pezzi del mondo politico-istituzionale che potrebbe arrivare come una sorta di ‘silenzio-assenso’ nei confronti di questi atteggiamenti. Esprimo la mia solidarietà agli studenti, e alle loro famiglie, dell’Istituto Pirelli di Roma che hanno denunciato l’accaduto e all’Ufficio Regionale Scolastico del Lazio che ha avviato l’indagine per fare chiarezza. Non c’è spazio per i fascisti nella scuola e nelle Istituzioni, tutti dobbiamo contribuire a creare e mantenere un ambiente sano. Per questo ho depositato in consiglio regionale un’interrogazione su questi fatti e una richiesta di audizioni immediata delle parti coinvolte”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, Vicepresidente della I Commissione Affari Costituzionali alla Pisana e prima firmataria della proposta di legge per l’inserimento dei valori dell’Antifascismo e della Resistenza nello Statuto della Regione Lazio.
“Alla fine l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha aperto un’indagine interna per appurare le responsabilità di chi è stato protagonista di atteggiamenti fascisti, omofobi, sessisti nell’istituto Pirelli a Roma. Sempre troppo tardi rispetto a fatti inaccettabili nel contesto scolastico: bisognava aspettare l’articolo di un quotidiano per scoperchiare questa vergogna? Chi doveva intervenire subito e con decisione perché non lo ha fatto?”. Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra.
“È per questo che ci aspettiamo – prosegue la parlamentare rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – che l’indagine sia approfondita e veloce. È evidente che a un docente simile non può essere affidata la formazione degli studenti – conclude Piccolotti – e che, se davvero la dirigente scolastica si è comportata come denunciano le famiglie, non può restare a dirigere quell’istituto”.