Scendono in campo scrittori, lettori, booktoker e professionisti del settore per rilanciare la loro richiesta di mantenere la carta cultura da 500 euro per tutti i ragazzi e le ragazze che diventano maggiorenni.
Il mondo del libro ha infatti appena inaugurato la campagna #SALVATELA18APP, che, preceduta da una pagina pubblicitaria sul Corriere della Sera, è promossa da tutte le associazioni del settore: AIE – Associazione Italiana Editori, ADEI – Associazione degli Editori indipendenti, ALI – Associazione Librai Italiani, SIL – Sindacato Italiano Librai, Federcartolai Confcommercio, AIB – Associazione Italiana Biblioteche, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, SLC-Cgil Sezione Nazionale Scrittori.
Il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi, ha detto che la 18app deve essere per tutti: è il modo in cui lo Stato si rivolge a tutti i suoi nuovi cittadini dando loro l’autonomia di poter scegliere come vivere la cultura nel momento in cui diventano adulti, indipendentemente dalle possibilità e dalle scelte dei loro genitori. È una scommessa sul futuro ed è una scommessa che funziona: ogni anno quasi due terzi dei bonus sono utilizzati per i libri, con ricadute fortissime su tutte la filiera”.
La volontà del governo attuale è quella di modificare il Bonus cultura, legando la sua elargizione i al reddito familiare, attraverso l’Isee. Un passo indietro, secondo gli ideatori della campagna, si chiede infatti non solo di confermare la 18 App, ma anche di farlo con l’attuale dotazione e per tutti, indipendentemente dal reddito dei genitori.
E’ stata introdotta nel 2016, è stata mantenuta dai governi che si sono succeduti, ma è stata ripresa anche all’estero, ed è stata dedicata a promuovere la cultura fra i giovani, lasciando alle ragazze e ai ragazzi la scelta di come spendere il Bonus di 500 euro, a seconda delle proprie passioni e dei propri interessi culturali., tra cui libri, cinema, musica e concerti, eventi culturali, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell’editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.
Secondo i dati disponibili, un po’ meno di un libro ogni 10 venduto ogni anno nelle librerie fisiche e online italiane è un libro acquistato utilizzando la 18app. Nelle librerie, inoltre, si è affermata negli ultimi anni, la consuetudine per cui, sempre più spesso, si trova un’offerta editoriale tagliata per i giovani. Non si può non tenere conto anche che l’aumento della lettura nella classe di età dai 18 ai 21 anni (dal 46,8% al 54% dal 2016 al 2019), certificato dall’Istat, indica come le abitudini di lettura si mantengono anche negli anni successivi.
La 18app non è perfetta, affermano le associazioni che promuovono la campagna, come dimostrano le indagini della Guardia di Finanza che ha portato alla luce numerose truffe; gli abusi però riguardano secondo i dati resi noti dalla Guardia di Finanza, gli abusi nel periodo 2018-2020 riguardano il 2,36% del totale delle risorse impegnate e le risorse dello Stato impegnate rappresentano solo lo 0,03% della spesa.
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