Categorie: Generico

Salviamo il congiuntivo, iscriviamoci alla Lega

Se volete evitare che poco per volta il modo congiuntivo scompaia del tutto dalla lingua italiana potete iscrivervi al L.I.Di.Co. (Lega Italiana per la Difesa del Congiuntivo)
Ideatore della curiosa iniziativa è l’infaticabile Paolo Fasce, docente precario di Genova, ma anche scrittore, giornalista, inventore di giochi di ruolo, curatore e ideatore di manifestazioni ludico-letterarie.
Il comitato – spiega Paolo Fasce – si prefigge di difendere e sostenere l’uso del congiuntivo nella lingua italiana, scritta e orale. Per aderire alla Lega basta collegarsi al suo sito e compilare un semplice form, ma, soprattutto, bisogna impegnarsi a usare il congiuntivo, in maniera appropriata, nella vita di tutti i giorni.
E quindi non solo scrivendo un articolo o una mail ma anche parlando con gli amici e con i familiari.
Insomma, vietato dire al figlio “Pensavo che non stavi bene” o far osservare a chi non ha cucinato con cura che: “Mi pare che questa minestra è un po’ insipida”.
Se si aderisce alla Lega bisogna insomma sforzarsi di controllare bene l’uso del congiuntivo anche a costo di andarsi a rispolverare una buona grammatica italiana.
Ma il congiuntivo non è l’unica “fissazione” di Paolo Fasce che dichiara apertamente d aver orrore di espressioni tipo “forwardare una mail” visto che in italiano si può tranquillamente esprimere lo stesso concetto dicendo “inoltrare un messaggio”.
Per non parlare del fatto che il professor Fasce si ostina (così dice lui stesso) a non mettere la s per i plurali delle parole prese a prestito dall’inglese dato che la regola vuole che nella nostra lingua tali parole usate al plurale restino invariate.
Se vi iscrivete, però, fate attenzione: nel sito di Paolo Fasce è disponibile l’elenco dei soci e se qualcuno vi dovesse beccare ad usare un indicativo (o peggio ancora un condizionale) al posto del congiuntivo potrebbe sempre farvi osservare che non siete un “buon leghista” (nel senso di aderente alla L.I.Di.Co.)

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la terga dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024

Bravate e reati: c’è una bella differenza

Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…

19/11/2024

Violenza sulle donne, Valditara: è legata al narcisismo dei maschi ma è anche una conseguenza dell’immigrazione illegale

Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…

19/11/2024