“Mio figlio mi ha detto che venerdì a scuola c’è uno sciopero contro di me. È la seconda volta in un mese: la prima per il decreto sicurezza, la seconda per Scuole sicure”. A dirlo è stato il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini, lunedì 12 novembre a Roma, durante la presentazione del calendario della polizia.
“Si ti becca un giornalista papà non fa bella figura”
Il vice presidente del Consiglio, scrive l’Ansa, ha anche raccontato i particolari del confronto in famiglia.
Mio figlio “mi ha chiesto: che faccio? Io gli ho detto che era autorizzato a non andare a scuola, magari però senza andare in corteo perché se lo becca un giornalista magari papà non fa una bella figura”, ha concluso Salvini.
I motivi della protesta del 12 novembre
Ma a quali proteste studentesche si è riferito il vicepremier? La prossima è in programma il prossimo venerdì, il 16 novembre, quando si fermeranno gli studenti per lamentare assenza o addirittura la riduzione di fondi per la scuola e l’università.
“Di Maio dichiara di voler mettere più soldi in istruzione e meno ai petrolieri – ha detto Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi – ma oltre alle chiacchiere gli unici fatti, bozza di Legge di Bilancio alla mano, sono 29 milioni di euro di tagli in scuola e università”.