La scuola è al centro dei discorsi della Lega e del suo leader Matteo Salvini. Dopo le parole al “veleno” dei giorni scorsi, il segretario del Carroccio è tornato ad attaccare la ministra dell’Istruzione in modo veemente.
Riprende il calcio, non la scuola
“C’è l’enorme problema della scuola ignorata dal Governo. Siamo l’unico paese Europeo che non ha ancora riaperto le scuole e non si sa ancora quando, e per quanti bimbi apriranno come. Non è normale un Paese dove si fa ripartire il campionato di calcio ma non la scuola. Il ministro non è all’altezza”, ha detto Salvini ad Aria Pulita su 7 Gold.
“Azzolina lasci fare a qualcuno che ha voglia”
Per l’ex vicepremier, quindi, i problemi attuali della scuola e le indecisioni sulla ripartenza, anche contrassegnati dai rimandi continui della pubblicazione delle Linee Guida, si riconducono soprattutto alla gestione voluta dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “sulla scuola è una battaglia che da senatore ma soprattutto da papà combatterò fino in fondo. E se il ministro non ha tempo, non ha voglia o non è capace di occuparsi” degli alunni “si dimetta e lo lasci fare a qualcuno che ne ha la voglia”, ha aggiunto Salvini.
Non sappiamo dove votare e quando riapre la scuola
Nel corso della giornata, il segretario leghista se l’è anche presa con la politica adottata di chi è alla guida del Paese: “stiamo aspettando che il governo spieghi la data e ci dica il luogo dove votare. Ho letto di tutto, nei parchi, in giro… Non sappiamo neanche quando riapre la scuola, non ci sono soldi ma sappiamo però che serviranno più classi e insegnanti”, ha concluso Salvini.